Gentile Assessore,

pur comprendendo i legittimi timori delle famiglie coinvolte, mi permetto di dissentire da come Lei sta gestendo questa situazione difficile che sta richiedendo a tutti dei sacrifici. Lei chiede di tener fuori dal vincolo di stabilità le scuole comunali. Allora perché non le assunzioni nella sanità, ad esempio? Le faccio solo uno dei tanti esempi che si possono fare di servizi essenziali che stanno facendo dei sacrifici. Capisco e conosco il livello di eccellenza raggiunto dalle scuole comunali. Ma è così sicura che il privato non possa garantire lo stesso servizio? Se non ha paura del privato perché ritenere che automaticamente il patrimonio creato andrebbe disperso se affidato ad altri, previo controllo di qualità e efficienza?

Insomma, non volendolo dire, Lei sta in qualche modo “usando” le paure legittime dei genitori, e cavalcando la protesta. Mi dispiace doverlo affermare così a chiare lettere, ma purtroppo invece di spiegare, tranquillizzare, condividere il percorso, cercare soluzioni che possano piacere ai genitori, coinvolgendoli, ha scelto di coltivare le paure. Non è questo il compito di chi amministra: l’occasione era propizia per cambiare il modello gestionale, in un momento in cui aumenta l’imposizione fiscale locale, oltre che nazionale. Invece Modena tenta di difendere modelli che non sono più sostenibili. Assessore parli con i genitori, spieghi, scelga bene chi dovrà gestire queste scuole, avvii percorsi partecipati con i comitati di gestione, con bandi trasparenti di affidamento, curriculum pubblici degli insegnanti coinvolti, e delle imprese affidatarie. Ma non faccia passi indietro.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale PDL)