Un approfondimento attraverso simulazioni fatte su una serie di casi concreti, per dimostrare cosa implica realmente la nuova tassazione Imu per il settore agricolo. E’ quanto deciso da una riunione convocata dall’assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi nei giorni scorsi, che ha visto confrontarsi la Consulta agricola provinciale (formata da tutte le rappresentanze del settore, dalle organizzazioni professionali e cooperative ai sindacati) con i sindaci dei principali Comuni reggiani e i parlamentari che fanno parte delle Commissioni interessate alla materia, la senatrice Leana Pignedoli e l’onorevole Maino Marchi.

“Abbiamo colto un’esigenza di dialogo che il mondo dell’agricoltura sta esprimendo a tutti i livelli, partendo dalla denuncia di un aumento della tassazione rispetto alla situazione precedente, che in casi estremi aumenta di ben 16 volte”, spiega l’assessore Rivi sottolineando come “secondo fonti agricole, mediamente l’aumento dall’Ici all’ Imu sarebbe pari a 5 volte, per un esborso che su scala nazionale supera ampiamente il miliardo di euro”.

“Nessuno dovrebbe avere interesse a gravare di un carico così eccessivo un settore da poco uscito da pesanti difficoltà, uno dei pochi ad aumentare produttività ed export – afferma ancora l’assessore – Se non cambieranno le condizioni, il comparto agricolo rischia di dover pagare un prezzo davvero elevato all’Imu. Eppure l’agricoltura è notoriamente un settore ad alta patrimonializzazione, ma a bassa redditività, con una evidente sproporzione tra il capitale investito in immobili ed il reddito prodotto. Spostare la imposizione dal reddito al patrimonio senza correttivi al sistema fiscale e contributivo del settore rischia di risultare devastante “.

“Lo snodo fondamentale sta in ogni caso nel dialogo tra Governo e Parlamento – aggiunge Roberta Rivi – Se il settore agricolo denuncia così forti incrementi di tassazione non è solo perché l’Imu rispetto all’Ici ha aumentato le aliquote, ma perché è stata allargata, e di molto, la base contributiva, sottoponendo a tassazione sia i terreni sia i fabbricati strumentali all’attività, anche se questi ultimi, sulla base di diverse sentenze, sono già tassati attraverso le imposte sui terreni: tanto che le rappresentanze agricole denunciano una doppia tassazione sugli stessi cespiti…”.

“Con l’incontro in Provincia e con gli approfondimenti decisi già dalla prossima settimana saremo in grado di elaborare materiale da fornire ai sindaci e ai parlamentari – conclude l’assessore all’Agricoltura – Contribuiremo in questo modo a documentare l’impatto dell’Imu sull’agricoltura nella speranza che il Governo apporti le modifiche necessarie, fermo restando il principio che anche il settore agricolo, così come tutti i cittadini, è chiamato a partecipare al risanamento del Paese, purché in misura sopportabile…”.