L’azione decisa di lotta richiesta da Merola, in quanto sindaco di Bologna, è prima di tutto un’operazione di verità e necessita di un appoggio non strumentale. Il rinvio del bilancio rende esplicita l’altra faccia della manovra finanziaria che insieme al risanamento porta recessione e tagli ai bilanci delle istituzioni locali e delle famiglie.

Mentre le ricadute finanziarie sono immediate gli effetti economici sono appena iniziati e si protrarranno nel tempo. Questo lasso di tempo deve servire ad aggiustare la direzione della manovra e ridurre gli effetti negativi quando la realtà lo richiede con evidenza. Aldilà dei giudizi divergenti sulla manovra, nel centro-sinistra c’è un’ampia condivisione sul fatto che l’equità sia deficitaria e che sia necessario lavorare per rafforzarla nelle richieste al Governo e nelle politiche di bilancio degli enti locali. “Bologna ha bisogno, come gli altri comuni virtuosi, di una fonte di finanziamenti per potersi caratterizzare per equità. Al momento la rigidità del Governo, soprattutto sull’IMU delle case di proprietà comunali, lascia secca ogni fonte”, sostiene Luca Basile, coordinatore di SEL Bologna.

Per questo sosterremo con la nostra iniziativa politica l’azione del sindaco chiedendo che, oltre alla penna rossa, magari digitale, dei professori, si eserciti la capacità di ascolto, di cui le qualifiche accademiche non sono sempre garanzia. L’urlo di Bologna viene da una città ai primi posti come qualità della vita e come rigore amministrativo e va accolto da chi vuole premiare il merito.

(SEL Bologna)