Sono oltre 56 mila le famiglie modenesi, oltre una su cinque, che utilizzano biomasse legnose per riscaldamento, di queste oltre la metà con una frequenza giornaliera. In genere integrano altre tipologie di combustibile come il metano (solo il 5 per cento ricorre al legno in modo esclusivo) ma si tratta comunque di un fenomeno in aumento che vede, sempre nel modenese, un consumo di oltre 200 mila tonnellate di biomassa all’anno soprattutto di legna da ardere ma anche pellets. In base alle interviste effettuate a 1350 famiglie modenesi che utilizzano questi impianti il motivo principale del ricorso al legno è quello economico.

I dati emergono da una ricerca a campione condotta dall’Arpa su tutto il territorio regionale al centro dell’intervento di Valter Francescato dell’associazione italiana Energie agroforestali, lunedì 19 marzo nel corso di un seminario alla Camera di commercio di Modena, promosso dalla Provincia di Modena, sul recupero della tradizione del riscaldamento a legna come opportunità di sviluppo sostenibile. Nell’incontro sono stati approfonditi gli aspetti economici e occupazionali di un ritorno al riscaldamento a legna attraverso nuove tecnologie con una attenzione particolare al tema del controllo delle emissioni. Dalla ricerca, infatti, è emerso anche che gran parte dei sistemi di combustione è costituito da caminetti e stufe tradizionali (in buona parte in villette singole o a schiera) con una ancora relativamente scarsa diffusione di caldaie o stufe più moderne in grado di ridurre le emissioni di polveri sottili. Risulta quindi che un terzo delle polveri prodotte dal riscaldamento civile proveniente proprio dagli impianti a biomasse, un dato che, sottolinea Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, «pone il problema della riconversione di questi impianti a favore di migliori tecnologie a tutela della qualità dell’aria».

Al seminario, al quale ha partecipato anche l’assessore provinciale all’Agricoltura Gian Domenico Tomei a testimoniare l’opportunità anche per l’agricoltura della diffusione degli impianti a biomasse, sono stati approfonditi i temi della filiera per lo sfruttamento sostenibile delle biomasse locali; delle nuove tecnologie per la combustione del legno; della gestione del calore degli enti pubblici come opportunità di sviluppo locale. Presentate anche esperienze della Stiria, come storia di successo per l’energia rinnovabile locale, e di Lama Mocogno sulla valorizzazione energetica del legno locale.