Quando un’azienda entra in crisi, il fallimento e la liquidazione non sono l’unico sbocco possibile. Con la riforma del diritto fallimentare, infatti, è stato introdotto uno strumento che può consentire alle imprese di emergere dalla crisi: si tratta del nuovo concordato preventivo, la cui finalità è quella di conservare i complessi aziendali in difficoltà ma ancora in grado di generare reddito, e consentire al contempo il miglior soddisfacimento per i creditori.

Lo strumento del concordato preventivo non è tuttavia privo di rischi o difetti, e in queste situazioni diventa fondamentale la consulenza di un professionista esperto ed aggiornato, che sappia accompagnare l’azienda lungo questo delicato percorso. Per approfondire questo importante argomento l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena, in collaborazione con il Cedif (Centro Studi di Diritto Fallimentare di Modena), dedica allo strumento del concordato preventivo una giornata di studi che si svolgerà domani, giovedì 22 marzo, presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio.

Come ricorda Alessandro Clò, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena: “Il nuovo concordato preventivo è stato introdotto nella legislazione italiana a tappe successive tra il 2005 ed il 2007, quando ancora non era possibile prevedere l’entità della attuale crisi economica, con il conseguente massiccio ricorso allo strumento concordatario nella gestione della crisi d’impresa. A distanza di alcuni anni è quindi necessario fare il punto sulla situazione, anche alla luce dei segnali discordanti circa l’efficacia dello strumento concordatario che arrivano da più parti: non sempre, infatti, si riesce a realizzare il salvataggio aziendale e parte della magistratura ravvisa in taluni casi un abuso di questa pratica, che consentirebbe operazioni contabilmente e fiscalmente spregiudicate. Ecco perché nella nostra giornata di studi abbiamo voluto dedicare uno spazio rilevante alle relazioni dei Giudici delegati ai fallimenti dei Tribunali di Modena, Reggio Emilia, Piacenza e Mantova: dal confronto sulle esperienze di diverse realtà territoriali scaturirà senz’altro una proficua collaborazione che potrà migliorare il lavoro reciproco, agevolando il compito della magistratura e qualificando l’attività dei consulenti d’azienda”.

Tra i relatori dell’incontro figurano Sido Bonfatti, docente di Diritto Bancario presso l’Università di Modena e Reggio Emilia nonché presidente del Centro Studi di Diritto Fallimentare di Modena; Vittorio Zanichelli, presidente del tribunale di Modena; Domenico Pasquariello giudice delegato ai fallimenti del Tribunale di Modena; Giuseppe Bersani, giudice delegato ai fallimenti del Tribunale di Piacenza; Laura De Simone, giudice delegato ai fallimenti del Tribunale di Mantova; Luciano Varotti, giudice delegato ai fallimenti del Tribunale di Reggio Emilia.