Il Giudice di Pace di Modena si è pronunciato, in data odierna, sul ricorso proposto dai legali rappresentanti dei fratelli Andrea e Senad S. avverso il provvedimento di espulsione adottato, il 13 febbraio scorso, nei loro confronti per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Con tale pronuncia giudiziale è stato disposto l’annullamento del provvedimento di espulsione del Prefetto e di trattenimento nel C.I.E. del Questore in considerazione dell’assenza di prove certe della cittadinanza bosniaca dei due stranieri, se non le dichiarazioni rese dagli interessati, con la conseguente, contingente impossibilità di rimpatriarli.

La Questura ricorda che la vicenda dei fratelli, che ha riscosso ampio risalto mediatico a livello locale nelle due settimane appena trascorse, ha avuto inizio con il loro rintraccio, il 10 febbraio scorso, durante mirati servizi volti al contrasto dei reati predatori, in particolare dei furti in appartamento, la cui recrudescenza ha suscitato grande allarme nell’opinione pubblica.

A seguito degli accertamenti disposti in tale occasione emerse, infatti, che i fratelli erano stati destinatari di diversi provvedimenti coercitivi, in alcuni casi a seguito di sentenza passata in giudicato, nonché di misure di prevenzione disposte dal Questore pro tempore. In ragione di quanto sopra si ritenne opportuno, nel rispetto della normativa vigente, di procedere all’adozione dei due provvedimenti di espulsione poi annullati.

Quest’Ufficio – aggiunge la Questura – in attesa dell’effettivo accertamento della nazionalità bosniaca dei fratelli, avviato con le competenti Rappresentanze Diplomatiche di quel Paese, valuterà l’opportunità di disporre nei loro confronti l’adozione di ulteriori misure di prevenzione.