Volevano fargliela pagare per quella retata della polizia a cui credevano avessero fatto la spia. Perciò, armati di coltelli, una ventina di tunisini hanno aggredito, all’interno dell’area dismessa della Manifattura tabacchi, tre rumeni, scappando poi all’arrivo dei parenti di alcune vittime. Quattro giorni dopo, il 20 marzo, la squadra Mobile di Bologna ne ha rintracciati dieci, clandestini e senza fissa dimora. Tre sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e sette denunciati, tutti per tentato omicidio in concorso e lesioni. Il più grave dei rumeni, un 17enne, è stato operato all’addome con prognosi di 40 giorni.