Il Governo ha accolto come raccomandazione l’Ordine del giorno che chiede l’abrogazione della tassa di concessione governativa sui contratti di abbonamento telefonico mobile, presentato in Aula dall’On. Isabella Bertolini del Popolo della Libertà. La tassa, che attualmente viene corrisposta allo Stato dagli intestatari di un abbonamento di telefonia mobile (5,16 euro mensili dai privati, 12,91 euro mensili dai clienti business) doveva già essere abrogata dal Governo nel 2007, ma il cospicuo gettito proveniente dal balzello ha fatto rimandare a tempo indeterminato la decisione.

“Non è davvero ammissibile che gli utenti di telefonia mobile in abbonamento siano ancora tenuti al pagamento della tassa di concessione governativa – afferma il Vicepresidente dei Deputati del Popolo della Libertà, l’On. Isabella Bertolini, – quando il mercato della telefonia è stato liberalizzato dalle direttive comunitarie, recepite in Italia dal Codice delle comunicazioni elettroniche già nel 2003. Per questo ho voluto richiamare l’attenzione dell’Esecutivo su un balzello che non ha ragion d’essere. Sono quindi soddisfatta dell’impegno assunto dal Governo e chiedo che faccia seguire a breve l’adozione di un provvedimento di abrogazione di questa tassa ingiusta”.