Dal 2008 non sono stati realizzati sulle strade comunali attraversamenti pedonali con strisce bianche su fondo colorato né dal settore Manutenzione e logistica né dal settore Traffico del Comune. Nei casi di attraversamenti pedonali pericolosi vengono normalmente adottati due criteri: o li si realizza con vernice tipo resina a freddo, il cosiddetto gocciolato, che di notte è meglio visibile e dura almeno tre anni senza manutenzione, o si ricorre alla segnaletica verticale che indica l’attraversamento con un lampeggiante sempre in funzione e alimentato da pannello fotovoltaico. A Modena gli attraversamenti pedonali in gocciolato sono diversi e concentrati soprattutto nelle vie San Faustino, Aristotele, Euclide, Cannizzaro, Saliceto Panaro, Paul Harris, 4 Novembre e nei viali Autodromo e Italia.

E’ quanto ha detto l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonino Marino rispondendo all’interrogazione sulla “Sicurezza degli attraversamenti pedonali” presentata oggi in Consiglio comunale da Michele Barcaiuolo del Pdl. Barcaiuolo ha chiesto “in quanti attraversamenti pedonali siano state realizzate strisce bianche su fondo colorato a partire dal 2008; quale la spesa sostenuta; se la colorazione sia stata ottenuta mediante vernice o pasta nel conglomerato; se l’Amministrazione sia a conoscenza delle disposizioni ministeriali e quali azioni intenda intraprendere per eliminare eventuali situazioni di pericolo”.

Il consigliere, riferendosi all’articolo 137 del Regolamento del Codice della strada e, in particolare, alla seconda Direttiva sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della strada in materia di segnaletica, ha precisato che la normativa “ha stabilito inequivocabilmente che, se la colorazione del fondo stradale è localizzata in corrispondenza dell’attraversamento pedonale e realizzata utilizzando vernici, si rientra a tutti gli effetti nel campo della segnaletica stradale orizzontale e di conseguenza tale pratica è vietata per ragioni di sicurezza, salvo che la colorazione sia eseguita in pasta nel conglomerato”. Nell’illustrare l’interrogazione Barcaiuolo aveva infine messo in guardia sulle conseguenze, anche dal punto di vista legale, che potrebbero sorgere per l’Amministrazione nel caso di incidenti in prossimità di attraversamenti non a norma.

Per l’assessore la formulazione dell’interrogazione soffre, invece, di un’interpretazione errata della norma. “La normativa – ha osservato Marino – afferma che è permesso realizzare manti stradali con colori diversi, se la colorazione è eseguita in pasta nel conglomerato, a esclusione di fondi stradali in corrispondenza di attraversamento pedonale. In tal caso, si rientra a tutti gli effetti nel campo della segnaletica stradale orizzontale e di conseguenza tale pratica è vietata”.

In sede di replica, il consigliere Barcaiuolo ha ammesso di aver forse sbagliato nel datare la richiesta dal 2008 in poi, “ma è chiaro che la segnaletica bianca su fondo azzurro a Modena è stata fatta”, ha sottolineato. “Quindi non sono soddisfatto della risposta e mi riservo un’ulteriore interrogazione in merito, che l’assessore avrebbe potuto evitare se mi avesse fornito i dati richiesti riferendosi ad un periodo antecedente a quello indicato nell’interrogazione”, ha concluso.