Il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ha approvato ieri, mercoledì 28 marzo, il Bilancio di previsione 2012 e il Piano poliennale degli investimenti 2012-2014. I documenti economico-finanziari prevedono un equilibrio spese/entrate che si attesterà attorno ai 53,5 milioni di euro mentre il Piano degli investimenti comprende poco più di 4,5 milioni di euro di esborsi (di cui 1,7 programmati per il 2012 e sul totale oltre 3 per la scuola, in particolare per manutenzioni straordinarie e acquisto di arredi per i plessi dell’Unione).

Esaminando le cifre delle entrate correnti spiccano tra i trasferimenti ovviamente quelli provenienti da soggetti pubblici, 30,7 milioni (quasi tutti, 27,6, dai quattro Comuni membri, in particolare oltre 19 da Carpi, 3,7 da Soliera, 2,3 da Campogalliano e Novi, il resto da altri enti), contro i 1,5 milioni in arrivo dalla Regione Emilia Romagna (in buona parte per attività assistenziali) e i 249 mila euro dallo Stato (tutti destinati all’Istruzione). Ricordiamo che i trasferimenti dei Comuni all’Unione tengono conto del mancato versamento agli stessi del 50% del gettito derivante dalle sanzioni al Codice della strada e che devono essere obbligatoriamente destinati al finanziamento di interventi per il miglioramento della sicurezza e della viabilità. Per il 2012 la previsione rispetto a queste entrate da sanzioni è stata fissata in 1,510 milioni di euro, di cui 230 mila attesi da ruoli coattivi; più o meno la stessa cifra inserita nel Bilancio preventivo 2011 dell’ente.

La spesa corrente dell’Unione Terre d’Argine per il 2012 si dovrebbe invece assestare come detto attorno ai 54 milioni di euro; poco più di un terzo, 14,8 milioni, verranno destinati al Personale, mentre 17,7 milioni alle prestazioni di servizi. I servizi a domanda individuale forniti dall’Unione si prevede che nel 2012 possano arrivare ad una percentuale di copertura del 50% circa, il 3.4% in più del 2011. Il Bilancio preventivo 2012 prevede per i servizi a domanda individuale (trasporto scolastico, servizi scolastici ed educativi di diverso genere, refezione nelle scuole dell’obbligo, centri estivi, mantenimento anziani inabili in case di riposo, Centro accoglienza cittadini extracomunitari) entrate per 5,9 milioni di euro e spese per 11,8 milioni.

Ricordiamo che l’Unione delle Terre d’Argine, nata nel corso del 2006, è la più grande dell’intera regione, è composta da Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera, comuni che assommano circa 105 mila abitanti, su 270 chilometri quadrati di superficie territoriale. Circa 410 sono i dipendenti dell’ente: dal 2011 sono entrati in Unione unendosi a Polizia Municipale e Servizi educativi e scolastici (tanto per citare i settori principali di attività già presenti) anche i servizi sociali dei quattro comuni membri, poi il servizio Amministrazione delle Risorse umane e il servizio Ced-Statistica. Entro la fine dell’anno in corso si prevede che passeranno all’Unione anche i servizi Ragioneria, Tributi ed Economato.

Dal 15 dicembre 2010 l’Unione è presieduta dal Sindaco di Novi di Modena Luisa Turci: la Giunta che la governa è composta inoltre dagli altri tre Sindaci dei Comuni membri, ovvero Stefania Zanni, Enrico Campedelli e Giuseppe Schena. La Presidente Turci ieri sera, aprendo la seduta del Consiglio, ha spiegato che dal 4 aprile si dimetterà da questa carica, essendosi ricandidata a Sindaco di Novi di Modena: nuovo Presidente da quel giorno sarà il Sindaco di Soliera Giuseppe Schena.

IL DIBATTITO

In apertura della seduta del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine di ieri, 28 marzo, la Presidente dell’ente Luisa Turci ha letto la Relazione della Giunta sul Bilancio di previsione 2012 e il Piano degli investimenti pluriennale 2012-2014. Turci ha esordito spiegando come l’anno in corso sia molto difficile e problematico per la situazione di crisi e le manovre del Governo precedente e in carica, sottolineando l’interdipendenza tra il bilancio dell’ente e quello dei singoli Comuni, tanto che nel caso dell’Imu si è cercato di fare in modo che la sua applicazione “abbia caratteristiche il più possibile omogenee sia nelle aliquote che nei regolamenti. Sono state perseguite inoltre – ha detto – economie sulla spesa di personale dei servizi educativi e scolastici, incrementando le rette minime dei nidi e dei relativi centri estivi a partire dal 2012-2013, agendo anche sui livelli ISEE massimi”. Turci ha poi passato in rassegna i diversi settori di competenza dell’Unione, dalla Polizia municipale alle Pari opportunità, soffermandosi in particolare sulle Politiche sociali dove, ha affermato, “il tentativo portato a termine di conferire la materia all’Unione nel 2011 segna un’azione coerente nel senso di un’esigenza di razionalizzazione e ristrutturazione del modello di erogazione dei servizi, per dare risposte a una domanda sociale crescente. Con un rinnovato patto con il Terzo settore, senza dimenticare il ruolo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi come avvenuto per il lancio del progetto LaCasanellaRete”. Immigrazione, disabilità, povertà ed esclusione sociale, politiche abitative, minori, anziani: questi gli altri temi toccati poi dalla Presidente Turci, che ha indicato le linee di intervento dell’amministrazione, i progetti avviati, gli obiettivi da raggiungere e ha proposto infine di costituire un vero e proprio Forum del volontariato delle Terre d’Argine. “Per non perdere quel valore di solidarietà e coesione sociale – ha concluso – che ha da sempre caratterizzato questo territorio”.

Connotazione positive in merito alla Relazione della Presidente Turci sono state espresse dal consigliere Pd Paolo Zironi, che ha ricordato come l’Unione ha potuto garantire in questi anni la possibilità di fare investimenti ad esempio nel settore scolastico o nel sociale “diventando sempre più rappresentativa e a sviluppo e sostegno ai cittadini dell’area vasta. Ci vuole più sinergia tra la associazioni di volontariato e anche i cittadini stranieri vanno coinvolti nella vita pubblica attraverso loro rappresentanze come fatto con le Rsu delle fabbriche”. Filippo Rossi (Lega nord) ha dal canto suo chiesto conto degli effetti dei minori trasferimenti (3,6 milioni) in campo sociale, ha criticato l’atteggiamento della maggioranza che regge l’ente nei confronti del Governo Monti, “ben diverso da quello tenuto rispetto al dicastero Berlusconi”, e infine la diversità di vedute espressa da essa sul ‘Comune unico’ come approdo naturale dell’Unione. Alvaro Pescetelli (PdL) ha evidenziato poi accenti critici nei confronti della Polizia Municipale sottolineando come “il problema non siano però i singoli agenti ma la conduzione politica della stessa”, e anche sui progetti a sostegno della domiciliarità e sulla mancanza di un piano sulla gestione delle risorse umane. “Dei Comuni ormai è rimasto solo un involucro, la meta finale dell’Unione – ha concluso – è ormai il Comune unico”.

Riccardo Bassi (Riformisti) ha dal canto suo ribadito come sia importante tenere presente il principio di equità nel gioco delle percentuali e delle aliquote relative alle tariffe. “Sono per me poi ormai maturi i tempi per mettere in agenda il tema del Comune unico”. E se i consiglieri Pd Marco Bagnoli, Francesca Cocozza e Daniela Depietri hanno con accenti diversi manifestato il loro sostegno alle politiche intraprese dall’Unione anche nell’ambito di questo Bilancio Preventivo (la capogruppo Depietri ha voluto sottolineare inoltre come i tagli del Governo siano insostenibili per lo sviluppo degli enti locali e come l’esistenza dell’Unione abbia tamponato il rischio di un calo delle risposte ai cittadini), Argio Alboresi (capogruppo della Lega nord) invece ha preso la parola per spiegare come a suo parere si cerchi di “ingarbugliare le acque per non fare capire come vengono spesi i soldi. I 70 mila euro stanziati per i nomadi diamoli ai Frati di San Nicolò. E con la crisi dobbiamo essere capaci di dire ‘ora basta’, anche alle richieste degli immigrati che continuano ad arrivare”. L’assessore alle Politiche sociali Stefania Zanni ha risposto poi a Rossi in merito alle minori entrate per il sociale individuando in maggiori razionalizzazioni e tagli di alcuni servizi la risposta dell’Unione, così come l’avvio del progetto LaCasanellaRete in collaborazione tra gli altri con la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. “Sull’autosufficienza e la domiciliarità abbiamo lavorato bene ed è chiaro come spendiamo i fondi”. La Presidente Turci in sede di replica ha rivendicato infine il ruolo dell’Unione nel garantire equità trasparente e sostegno ai più deboli pur in presenza dei tagli del Governo, “che anche noi critichiamo”, e consentendo ai comuni più piccoli dell’ente di avere accesso ai servizi e alle professionalità di Carpi.

In sede di dichiarazione di voto Roberto Benatti (PdL) ha invece spiegato come nella Relazione di Bilancio non si fossero toccati i punti chiave della crisi e non si fosse guardato al futuro, chiedendo di prendere decisioni più drastiche sul versante sociale a favore delle fasce medio-basse e non solo di quelle più basse. “Lasciare qualcuno indietro bisogna, in primis chi non si vuole adeguare al nostro modello sociale”. La capogruppo Pd Depietri ha poi ricordato dal canto suo che il suo gruppo avrebbe votato a favore del Bilancio Preventivo 2012 indicando negli evasori e nei corrotti coloro che vanno invece “lasciati indietro” e come chi è al governo degli enti locali non possa però assumersi le colpe di tutti i Governi degli ultimi anni.

Il Bilancio di previsione 2012 e il Piano degli investimenti pluriennale 2012-2014 dell’Unione Terre d’Argine sono stati alfine approvati da Pd, Sinistra per le Terre d’Argine, Verdi, Riformisti, Articolo 3 (il gruppo costituito due mesi fa dal consigliere Antonino Palumbo, fuoriuscito dal PdL), con il voto contrario di Lega nord e PdL.