Non mi ritengo un ambientalista controtutto, e il mio personale parere contrario (o quanto meno di fermo) riguardo al Raccordo Autostradale Campogalliano-Sassuolo è dettato unicamente dall’assenza tombale di informazioni. Tant’è che da sassolese posso garantire che la sponda del fiume interessata è una cosa imbarazzante: c’è un itinerario malciclabile definito percorso naturalistico, dal quale è possibile ammirare cave, frantoi, tubi del gas, frane, sottofondo di autotreni che caricano ghiaia. Vien quasi da dire che la bretella potrebbe addirittura abbellire tutto ciò, se non fosse una spesa di 600milioni di euro di cui 250 a carico del pubblico, e con molta probabilità i restanti 350 pure (in finanza di progetto la vedo dura per i privati riscuotere un numero improbabile di pedaggi in breve termine, sarà molto più facile la riscossione della garanzia pubblica oppure una concessione a durata biblica).

Più che reale necessità per me si tratta di mero marketing territoriale, risparmiando i riferimenti all’unzione dei costruttori, perciò se davvero fosse necessario uno svincolo autostradale dedicato a Sassuolo e al Distretto, allora basterebbe semplicemente farlo a Cognento sulla Modena-Sassuolo, che è tutt’altro che satura.

Per poi contestualizzare l’opera in un discorso più ampio, sicuramente va contro anche ad una politica di potenziamento del trasporto merci ferroviario (oltre che a quello di persone), che non è solo meno invasivo a livello ambientale, ma è anche molto più snello sul piano logistico. Di conseguenza se sullo stesso tracciato sorgesse un binario merci a collegamento degli scali di Marzaglia e Dinazzano, allora sarebbero soldi spesi molto meglio.. va poi tenuto conto anche lì che la produzione è calata del 50% e che fino ad ora abbiamo fatto a meno.

A fronte di queste ed altre debolezze, fra le più degne di nota l’allungamento del tragitto su Bologna, le misurazioni di traffico, la convenienza economica, il nodo dei pedaggi, la finanza di progetto e gli appalti in stralci (che poi non sono stralci), la cittadinanza non è adeguatamente informata, fatte salve le dovute eccezioni di associazioni interessate dal principio (che comunque pongono ulteriori quesiti, i quali purtroppo cadono ancora nel vuoto).

Per questa assenza di informazioni, del tutto sproporzionata alla dimensione economica dell’opera, Giovedì 12 Aprile, alle ore 20.30 in Via Berengario n. 72 a Modena, nell’ambito della riunione degli iscritti dell’Associazione Radicali Modena, verrà prodotto il testo di un’interrogazione parlamentare, volta ad ottenere risposte agli interrogativi di cui sopra, e a conoscere il parere del Governo sulle reali necessità di realizzazione. La delegazione radicale nel Partito Democratico, per mezzo dell’On. Elisabetta Zamparutti, si è resa disponibile a prendere in carico la questione. Chiunque volesse partecipare, attivamente o da osservatore, in forma singola e associata, sarà il benvenuto.

(Riccardo Macchioni, Segretario Associazione Radicali Modena)