Ecco il testo della lettera agli iscritti ed elettori di Claudia Severi del Pdl dopo il ritiro la candidatura al Congresso PDL Modena della Lista ‘La Forza della Libertà’:

Cari amici,

Vi scrivo per annunciarvi che ieri, 13/4/2012, ho rinunciato alla mia candidatura al primo congresso provinciale del PDL e ho ritirato la lista per senso di responsabilità politica verso di Voi, iscritti ed elettori. Questa scelta, non facile e sofferta, è stata condivisa da tutti i candidati e sottoscrittori in primis dall’ On. Isabella Bertoli .

La decisione è andata maturando in queste ultime settimane quando due fatti hanno provocato in noi un grave problema di coscienza che non potevamo ignorare.

Il primo evento, è stato la mancanza di chiarezza sull’effettivo numero delle tessere sospette di infiltrazioni della criminalità organizzata nel partito,nonch’è la mancanza di risposte su come questa filiera sospetta possa essere entrata e su chi abbia aperto la porta .

La dirigenza nazionale, a cui vanno tutti i nostri riconoscimenti, si è immediatamente attivata, dopo la denuncia dell’on.Bertolini, e pur confermando i rischi e i problemi evidenziati, fino all’ultimo bollati come farneticazioni da chi oggi scalpita per la guida del partito, ad oggi non ha ancora definito i confini e la dimensione del problema.

Questa è una necessaria operazione di trasparenza e prerequisito non negoziabile per lo svolgimento del congresso.

Il secondo motivo è che alla luce delle vicende denunciate dall’onorevole Isabella Bertolini e per di più in un momento di crisi generalizzata della politica e dei partiti ,c’era bisogno di un fronte comune, di dare un messaggio di unitarietà del partito, al fine di rilanciarne l’azione, in nome della trasparenza.

Nell’interesse del partito, dei suoi iscritti ed elettori, e credendo nel valore del confronto e della sintesi politica, ho lavorato in queste due ultime settimane per giungere ad un congresso unitario del PDL, condividendo l’impegno e l’intento del coordinatore nazionale e commissario provinciale, on. Denis Verdini;dispiace che questo obiettivo non sia stato raggiunto.

Purtroppo c’è stato chi, fino all’ultimo, ha negato qualsiasi tentativo di sintesi, rifiutando ogni ipotesi che portasse alla scelta di un candidato unico, e si è assunto così una grave responsabilità politica,soprattutto nei confronti degli iscritti ed elettori.

In questa situazione economica di grande difficoltà , di fronte a tasse alle stelle, a sempre più persone in preda alla disperazione, c’è uno scollamento tra il comune sentire e la classe politica. E assitere a questo disastro sociale è il castigo peggiore, per chi si dedica onestamente alla politica.

La lotta per le poltrone non mi appassiona.

La mia scelta sofferta e mai pilotata, è figlia dell’affermazione dei miei principi e meno che mai un dietro-front, ma si muove in sintonia con tutti i candidati della nostra lista e con una massa crescente di elettori in attesa del promesso rilancio della politica e che invece si sono ritrovati di fronte ad un deja-vu , ai metodi del passato, alla politica congressule che torna indietro.

E il PDL, lo dico con umiltà, avrebbe dovuto fare un salto di qualità , e dopo la doverosa preoccupazione sul rischio delle infiltrazioni mafiose, avrebbe dovuto ritrovare il senso del servire il proprio territorio , con una riconcilazione sia tra le varie anime del pdl che con i veri problemi di tutti i giorni , dove questa dilangate e ancora strisciante povertà sta rendendo troppo faticosa la vita di molti.