Le altane destinate alla caccia al capriolo e presenti lungo il letto del fiume Secchia non solo sono legittime ma rispondono ad un obbligo di legge.

Nelle scorse settimane si sono verificati danneggiamenti e distruzione delle cosiddette “altane” destinate agli appostamenti per la caccia al capriolo secondo il piano faunistico provinciale.

Il nostro territorio rientra nell’ambito C1 nel quale, secondo il progetto di caccia al capriolo in pianura stilato dalla Provincia di Modena, viene stabilito un piano annuale d’abbattimento degli ungulati presenti sul territorio.

Si tratta di un obbligo di legge che va nella direzione della sicurezza, di cittadini, ciclisti ed automobilisti, e per evitare danneggiamenti ai terreni.

Un obbligo che, qualora non fosse eseguito dai cacciatori locali, sarebbe compiuto dalla stessa Provincia di Modena che, a fronte della presenza di 230 caprioli censiti tra Magreta ed il Pescale, prevede l’abbattimento di 60 unità per il 2012.

L’invito che l’Amministrazione comunale rivolge ai cittadini, quindi, è quello di non abbattere le altane dislocate sul territorio, poiché non si tratta di bracconieri o delinquenti: è un obbligo di legge che deve essere rispettato.