“Poco piú di 1900 votanti su 5.500 pari a poco piú del 30% degli iscritti, l’assenza di qualsiasi proposta politica, la candidatura del’ Avv. Samorí alle primarie nazionali contro il Segretario nazionale del Pdl Alfano”.

 

É impietosa l’analisi del Consigliere regionale Andrea Leoni, del Pdl, sul congresso provinciale del Popolo della Libertà di Modena, che anche tutta la stampa ha definito sottotono.

 

“Che quasi il 70% degli iscritti non abbia voluto votare, nonostante le 7 ore di apertura dei seggi (dalle 14 alle 21) la dice lunga su quello che anche chi ha addirittura preso la tessera del Pdl pensa del partito. C’é da chiedersi: se la stragrande maggioranza dei tesserati non ha creduto opportuno partecipare al congresso, che cosa succederà alle elezioni? É evidente che questa modalità di organizzazione dei partiti ha fatto ampiamente il suo tempo. Valutazioni valide in generale ma che con il caso modenese non sono sufficienti. La gente e gli iscritti in primo luogo vogliono dei partiti come case di vetro. I dati ci dicono che evidentemente a Modena le cose non sono ancora chiare. La tormentata vicenda del tesseramento che, come ha affermato l’On. Verdini, non é ancora conclusa ha certamente pesato. Personalmente ho condiviso pienamente la scelta di Claudia Severi, Fabio Mucci e dei 15 candidati che hanno deciso di ritirare la lista, perché chiarezza non é stata fatta fino in fondo. Una scelta che ha pesato altrettanto su tantissimi iscritti.

L’altro punto é stata la mancanza di proposta politica. Si é avuta una mera e scarsa conta congressuale che é stata testimoniata dal fatto che su 5500 soci si sono iscritti a parlare solo 31 persone, che non hanno nemmeno parlato tutte per via della sala vuota.

Infine, anche se politicamente più rilevante, scopriamo che la cordata che ha eletto Enrico Aimi a Coordinatore provinciale é contro l’attuale dirigenza nazionale tanto da essere pronta a sostenere qualsiasi persona che voglia sfidare Alfano alle primarie. La scelta delle divisione a tutti i costi renderà certamente dura la vita della dirigenza appena eletta da un 70% di quello scarso 30% che ha votato. Da parte mia posso assicurare una presenza fatta di politica e passione. Tutto quello che non si è visto al congresso provinciale”.