Da venerdì 20 aprile 2012 nello Spazio Gerra di Reggio Emilia (piazza XXV Aprile) prende il via il progetto Brain Runner, rassegna internazionale su Internet, riuso multimediale e cultura partecipativa. Gli incontri di Brain Runner – conferenze, workshop e spettacoli, che si svolgeranno fino al 28 aprile 2012 allo Spazio Gerra del Comune di Reggio Emilia – sono a cura di Michele Mezza, giornalista, docente universitario e studioso di nuovi media e tecnologie digitali; e vedranno la partecipazione del sociologo e teorico dell’intelligenza connettiva Derrick De Kerckhove (venerdì 20 aprile ore 20.30 e sabato 21 ore 10.30) oltre a docenti, ricercatori, pedagogisti, manager, amministratori pubblici e giornalisti.

Sarà uno spazio di riflessione, con la modalità del remix come dispositivo di riconfigurazione dei contenuti, incentrato su innovazione tecnologica e linguaggi dei nuovi media applicati fra l’altro a competenze distintive di Reggio Emilia, come educazione, nuove modalità di organizzazione dei servizi alle persone e governance del territorio, che oggi stanno ri-elaborando formule di sussidiarietà.

L’iniziativa è stata presentata oggi in una conferenza stampa allo stesso Spazio Gerra dall’assessore a Cultura e Università del Comune di Reggio, Giovanni Catellani, che ha fra l’altro annunciato l’intenzione del Comune di dedicare in futuro al grande innovatore Steve Jobs uno spazio nell’area Reggiane, cuore industriale della città ora dismesso e dove si stanno realizzando e progettando spazi dedicati all’innovazione e ricerca tecnologica e alla creatività: il Tecnopolo e il Polo della meccatronica; il Parco dell’innovazione, della conoscenza e della creatività; il Centro internazionale per l’infanzia Loris Malaguzzi, sede della Fondazione Reggio Children. Speciale il legame tra Reggio e Jobs: nel 1979, la società reggiana Iret Informatica divenne distributore esclusivo per l’Italia di Apple, struttura che lo stesso Jobs visitò.

“Il tema del remix, ben noto e molto caro a Reggio Emilia – ha detto l’assessore Catellani – è trasversale a diverse politiche e scelte strategiche dell’Amministrazione comunale, in particolare nell’Area Nord, di cui le Reggiane sono parte, con una vocazione dichiarata all’innovazione e all’economia della conoscenza. Lo scambio e il riuso, che in Brain Runner intendiamo attraverso la Rete, si ripresenta nell’Area Nord, ad esempio sui temi delle Energie rinnovabili, dell’Educazione, ma anche della Meccatronica di cui oggi si presentano i progetti per il Polo, competenze distintive della nostra città”.

“A Reggio – ha detto il curatore di Brain Runner, Michele Mezza – mi trovo nella situazione di inseguire, più che di anticipare. L’innovazione a Reggio è un tema cruciale e il Remix è evidente nella cultura di questa città e del suo territorio per tutto il Novecento ed oggi, come dimostrano esperienze quali Reggio Children e la Cooperazione. Credo che in Italia, Reggio sia fra i terreni più reattivi a queste tematiche, al remix che proponiamo nella dimensione, quanto mai attuale, del riuso multimediale, in ambiti come ad esempio la partecipazione o le best practice nell’amministrazione pubblica” (di Michele Mezza un altro contributo in allegato).

I passaggi più salienti del programma di Brain Runner sono stati illustrati da Serena Foracchia, consigliere di amministrazione di Reggio Children (per la parte relativa all’Educazione) e da Stefania Carretti, responsabile dello Spazio Gerra.

REGGIO EMILIA E REMIX – Remix costituisce infatti un format fondamentale, basato sulla scelta e la contaminazione di contenuti disponibili, per internet ma non solo. Due sono i fattori sui quali si basa il ruolo imprescindibile di questa modalità: da una parte l’abbondanza di contenuti e di modalità di accesso ai database, dall’altra il protagonismo sociale. Oggi la forma del remix come condivisione e cooperazione fra stakeholder si estende a tutti i campi della convivenza sociale, ponendosi come nuovo paradigma: unendo e riassemblando i saperi delle arti, delle scienze, dei beni comuni, dei servizi, e delle produzioni, si ottimizza in una modalità partecipativa e sostenibile, in uno sviluppo altrimenti non più gestibile.

Si tratta di un modello che ha precise affinità con la filosofia di fondo delle politiche pubbliche sviluppate nell’ultimo decennio a Reggio Emilia, improntate al recupero della propria storia, dalla meccanica all’esperienza internazionale delle scuole e al contempo alla valorizzazione dell’innovazione e della creatività, spaziando dalle connessioni (Calatrava, Alta velocità, Fibra ottica) alle contaminazioni (Progetto di restauro dei Musei di Italo Rota), dalle interrelazioni (Multiutility) al protagonismo di tutti gli attori della Città delle persone (imprese, sindacati, terzo settore) per dare risposte a domande e bisogni sociali innovativi nel pieno del tornante digitale.

La cultura poi assume una funzione centrale nel progetto di città e rappresenta uno strumento fondamentale per sostenere tutte le altre politiche pubbliche.

Il programma di Brain Runner si inserisce in questo fertile contesto e assume particolare rilievo nel contesto di una nuova idea di città per Reggio Emilia e di comunità che trova nell’innovazione, nella conoscenza e nella creatività le principali direttrici del suo cambiamento, esemplificato dalle politiche pubbliche per la città, dal Piano strutturale comunale (Psc) al Welfare, alla dotazione di infrastrutture e progetti urbani a partire dall’Area Nord.

UN LUOGO DEDICATO A STEVE JOBS – Proprio qui, nell’area simbolo della produzione, quella delle Reggiane, prima in Italia, la città di Reggio Emilia è intenzionata a intitolare un luogo a Steve Jobs, il geniale e controverso innovatore verso il quale l’evoluzione della cultura digitale ha un grande debito.

Reggio Emilia condivide un pezzo di storia, poco nota ma molto affascinante, con l’inventore del Mac e la Apple che qui sbarcò nel 1978 grazie all’intuizione di quello che è stato definito “un allora venditore di lavatrici”, Vittorio Lasagni di Reggio Emilia. Il fondatore della società Iret Informatica infatti, dopo aver scoperto i prodotti della Mela in California, portò l’azienda di Jobs nel nostro Paese, ne divenne il distributore esclusivo per l’Italia (1979) fino a quando, a metà anni Ottanta, la società non decise di assumere direttamente la commercializzazione del proprio marchio e rilevò da Iret la sede, il personale e i canali distributivi. Nel 1984 Steve Jobs venne a Reggio Emilia per conoscere la nuova dirigenza e il personale recentemente acquisiti, e spiegare i progetti futuri. Nel corso dell’incontro Jobs disse amichevolmente che si sentiva come a casa, anche se era dall’altra parte del mondo.

BRANIN RUNNER – Brain Runner, il 20, 21 e 22 aprile e il 27 e 28 aprile propone un mix di iniziative di approfondimento, elaborazioni pratiche e performative su due nuclei tematici: il primo riguarda l’uso e gli adattamenti dei modelli comunicativi, attraverso l’uso mirato delle nuove tecnologie e dei contenuti generati dagli utenti, per una gestione sussidiaria dei servizi territoriali, il secondo le forme e contenuti di un linguaggio partecipativo per la formazione dei bambini e dei giovani e la rilettura delle culture educative e pedagogiche alla luce delle nuove forme di conversazione didattica in rete, candidando Reggio Emilia quale capitale delle nuove culture del riuso, dei saperi e delle risorse nella moderna cultura della sostenibilità competitiva.

I due focus indicati, informazione ed educazione, convergeranno per definire forme e modelli di coinvolgimento del territorio “come imprenditore”, o meglio la possibilità di riorganizzare le relazioni e i servizi che animano una comunità metropolitana: mobilità, assistenza, edilizia, formazione, multiutilità, e sopratutto educazione sono i capitoli di una rilettura e re-inplementazione delle filiere di servizi, sempre più basati sulla cooperazione e la coproduzione con il cittadino utente.

IL PROGRAMMA

Il progetto Brain Runner, si apre venerdì 20 aprile, alle ore 18, nello Spazio Gerra con Salva con nome, installazione interattiva, realizzata in collaborazione con Netribe e Onde comunicazione, dedicata al lancio di un’azione partecipativa di coinvolgi¬mento della cittadinanza nella scelta del nome da dare alla piazzetta dietro lo Spazio Gerra. “Salva con nome” offre la possibilità ad ogni abitante di Reggio Emilia di partecipare attivamente alla toponomastica della città. Attraverso l’uso della rete, con modalità semplici ed accattivanti, si potrà esprimere una preferenza riguardo al possibile nome di un’area urbana che non è ancora stata “battezzata”. Ogni luogo verrà segnato da un grande marker simile a quelli che si trovano sulle mappe, sul quale sarà affisso un QRcode. Basterà puntare il proprio smartphone e apparirà una schermata che racconta tutto del luogo in cui ci si trova e presenta un set di opzioni tra cui scegliere e “salvare con un nome” il luogo.

Si potrà partecipare al progetto tramite il sito www.spaziogerra.it. L’azione si concentrerà su una piccola piazza situata sul retro dello Spazio Gerra a ridosso del teatro Cavallerizza “Cesare Zavattini”. Questo spazio era già indicato nelle cartine del Seicento come area dedicata agli orti, nel tempo l’utilizzo della piazza è mutato fino a diventare nelle ultime stagioni teatro di iniziative culturali e performative. In occasione di Brain Runner si intende chiamare gli abitanti della città a una azione concreta e partecipativa, un piccolo, simbolico gesto che potrà tramutarsi in un fatto: salvare con un nome voluto dai cittadini uno spazio ora anonimo.

Si apre così una sorta di concorso o se vogliamo di piccola contesa fra tre proposte:

– Piazzetta degli Orti di Santa Chiara. Nel rispetto di una tradizione che si tramanda sui libri di storia di Reggio Emilia e che riporta a una immagine dimenticata per non dire quasi cancellata. Santa Chiara è l’ex convento delle Clarisse posto a fianco della piazza.

– Piazzetta Pier Vittorio Tondelli. Gli scritti e i racconti di Pier Vittorio Tondelli rappresentano quanto di meglio la letteratura italiana ha espresso per due decenni. Tondelli ha saputo raccontare con profondità e sensibilità il mondo che lo circondava spingendo al tempo stesso la sua opera oltre i confini generazionali.

– Piazzetta Luigi Ghirri. Nel ventennale della scomparsa di una delle figure più importanti della fotografia italiana. L’opera di Luigi Ghirri non ha ancora finito di sorprendere.

Lo stesso 20 aprile, alle ore 20.30 un autentico evento: l’inaugurazione di Reggio Emilia 2.1. La città come fabbrica: il remix come linguaggio, con Derrick De Kerckhove, teorico delle intelligenze connettive e Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children.

Il giorno seguente sabato 21 aprile, alle ore 10.30, da non perdere il workshop dedicato alle best practice di applicazione al territorio e ai servizi dei social network con lo stesso Derrick De Kerckhove e il direttore generale del Comune di Reggio Emilia Mauro Bonaretti, mentre alle ore 16 è in programma l’incontro La città come fabbrica di comunicazione. La connettività come governo del territorio, condotto da Michele Mezza con l’intervento di Paolo Gandolfi assessore alla Mobilità del Comune di Reggio Emilia, Renato Farina amministratore delegato di Eutelsat Italia, il senatore Fiorello Cortiana responsabile Comunicazione della provincia di Milano, Roberto Conte responsabile IT di Iren.

Dalle ore 19 alle 24 si terrà allo Spazio Gerra la quarta edizione di Clipping, rassegna non stop di video arte e dj set, che esplora quest’anno il tema dell’informazione. Otto video artisti accompagnati da dj e musicisti in performance live rielaboreranno il tema, alla luce dei cambiamenti in corso nel mondo del giornalismo e della comunicazione, grazie al web 2.0, i nuovi media e la mobile technology. Partecipano: Amaro, Valentina Bersiga, Masala, Nunzio D’Amelio, Welcome Back Sailors, Deltaprocess, Andrea Vallisneri, Fatcat Huynh Hong Son Samue¬le, Marco Febbraro, Nepovero, Torafugu Project, C.AL.MA., Theo Quia. L’evento è in collaborazione con Shape – www.robotfestival.it

Domenica 22 aprile ci si concentra sul remix delle news e sui nuovi mestieri dell’informazione con i profondi e rapidi cambiamenti dell’informazione nell’era dei social network. A partire dalle ore 10 Anna Masera (responsabile della news digitali de La Stampa), Riccardo Staglianò (giornalista di la Repubblica) e Simone D’Antonio (presidente di Youth Press Italia) danno vita a un laboratorio multimediale e case history dell’editoria globale. Conduce Michele Mezza.

Tutti gli eventi sono seguiti in diretta e con approfondimenti da web-radio e web-tv del territorio, che trasmettono dallo Spazio Gerra. Partecipano Dalbasso web-tv, Cortocircuito web-tv, C-radio/C-you, Radio Rumore, Radiophobia, Radio Rokka Web, Live is Life, mentre i contributi video sono di Youthless Fanzine.

Le altre giornate di attività venerdì 27 e sabato 28 aprile saranno rivolte al “citizen journalism” e al mediattivismo, attraverso l’analisi dei mutamenti che le tecnologie hanno apportato stravolgendo i meccanismi dell’informazione tradizionale e come il linguaggio dei nuovi media stia modificando i racconti e gli spazi della comunicazione.

Gli appuntamenti coordinati da Reggio nel Mondo vedranno il coinvolgimento di diversi soggetti nazionali e internazionali. Mind the differences è il titolo del workshop, in corso al Gerra dalle 10.00 alle 17.00 ( seconda parte sabato 28 aprile alla stessa ora) rivolto a web-tv e web-radio di quattro città dei Balcani e quattro città emiliano-romagnole, che sarà condotto da referenti di Copeam e Fondazione Ahref. Il progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato dal Comune di Reggio Emilia vede il coinvolgimento della Provincia di Parma, del Comune di Modena, del Comune di Forlì e della Provincia di Ravenna; nei Balcani sono coinvolte la città albanese di Tirana, le serbe Novi Sad e Kragujevac, la bosniaca Tuzla.

Già nel 2011 diversi giovani hanno partecipato a formazioni nelle città balcaniche e nel corso del 2011 sono Dalbasso (web-tv di Reggio Emilia), Liceo Toschi (Parma), Voice Off (web-partecipativo di Modena) e Radio Sonora (Ravenna), oltre a giovani dai 16 ai 26 anni dei Balcani che hanno lavorato sulla creazione di prodotti e piattaforme multimediali per promuovere lo scambio e la sensibilizzazione tra i giovani del loro Paese.

Brain Runner propone inoltre incontri rivolti al pubblico, in particolare venerdì 27 aprile si terrà Case History, un momento di dialogo e presentazione di applicazioni concrete delle nuove tecnologie/nuovi media negli ambiti della cultura e dell’educazione. Alle ore 18 si tiene la presentazione di un’anteprima dei progetti partecipativi di Fotografia Europea: INSTAlife (promosso da Industree Group) e FourSquare per Fotografia Eu¬ropea (un progetto di Onde Comunicazione e Mimulus con Gruppo Netribe), alle 21 invece si tiene un Case History su Educazione, partecipazione, ricerca ed educazione digitale con la presentazione del progetto “La nostra scuola” con Marco Appiotti e di “Lepida scuola” con Enzo Zecchi.

Sabato 28 aprile, alle ore 14, si tiene un workshop (previa iscrizione) con Fondazione Ahref e Osservatorio Balcani e Caucaso. Mind the differences / Condividere la conoscenza è dedicato alla piattaforma Timu, ossia come valorizzare gli strumenti che permettono la diffusione del giornalismo di cittadinanza e le espressioni dal basso. A vent’anni dall’assedio di Sarajevo questa iniziativa vuole essere un “farsi vicini” alle realtà balcaniche per costruire, grazie alle relazioni di amicizia tra gruppi di giovani del territorio emiliano-romagnolo e gruppi dei Balcani, un futuro di pace.

L’idea di utilizzare i nuovi media nasce dalla comprensione delle loro immense potenzialità. Copeam viene fondata al Cairo (Egitto) nel 1996 con lo scopo di definire uno spazio audiovisivo euromediterraneo. Copeam è un forum permanente di dialogo e di cooperazione, capace di avvicinare i diversi attori del settore audiovisivo e culturale euro-mediterraneo: radio, televisioni, associazioni professionali, istituzioni intergovernative, agenzie internazionali e associazioni non governative, istituti culturali e di ricerca, produttori indipendenti, università, istituzioni locali e regionali.

La Fondazione Ahref, presieduta e fondata da Luca De Biase, è attiva nello sviluppo di una ricerca sulla qualità dell’informazione della rete sociale abilitata da internet e i media digitali per favorire un miglioramento della qualità dell’informazione.

Alle ore 17.30 è in programma un incontro sul tema “Condividere la conoscenza: la rete costruisce reti di partecipazione, politica, confronto”. Il dibattito sarà animato da Giancarlo Sciascia (Fondazione Ahref), Luka Zanoni (direttore testata web Osservatorio Balcani e Caucaso), Micol Pancaldi (Copeam) e coordinato da Eros Guareschi (dirigente Sviluppo e Innovazione tecnologica del Comune di Reggio Emilia). Giornalismo e teatro si intrecciano per approfondire tematiche di attualità.

La serata vedrà protagonista alle ore 21 Riccardo Venturi e Domenico Pugliares, nello spettacolo dello stesso Venturi “Dipendenze”. Giornalismo e teatro si intrecciano per approfondire tematiche di attualità e affrontare tre storie, tre vicende reali di dipendenza dalla cocaina, dal gioco d’azzardo e dall’alcol, piaghe in enorme diffusione nell’Italia della crisi. La stessa sera dalle ore 22 alla Centrale di via Gorizia, in collaborazione con il servizio Officina Educativa e con i centri giovani del territorio, è in programma un incontro rivolto ai giovani e al protagonismo culturale e musicale.

Biografie

MICHELE MEZZA Giornalista, attuale vice-direttore di Rai International, ha curato e realizzato il progetto “Rainews24″, il primo canale televisivo all-news della televisione italiana, del quale è stato vice-direttore.

DERRICK DE KERCKHOVE Sociologo, teorico dell’intelligenza connettiva e della psicotecnologia e direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia, indirizzato alla comprensione di come le tecnologie influenzano la società. Attualmente è docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dove è titolare degli insegnamenti di “Sociologia della cultura digitale” e di “Marketing e nuovi media”.

CARLA RINALDI Pedagogista, presidente di Reggio Children, già membro della Commissione Nazionale del Ministero dell’Istruzione e docente presso la facoltà di Scienze della Formazione presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.

PAOLO GANDOLFI Assessore alla mobilità del Comune di Reggio Emilia. Laureato in Architettura allo Iuav di Venezia, è stato dirigente dell’area Pianificazione, Ambiente e Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia.

Gandolfi ha svolto la libera professione di architetto e dal 1997 al 2006 è stato professore a contratto di Progettazione urbanistica all’Università di Ferrara.

RENATO FARINA Amministratore delegato di Eutelsat Italia, maggiore operatore satellitare italiano. Nel corso della sua carriera Renato Farina ha ricoperto diversi ruoli nel settore audiovisivo e delle telecomunicazioni, che gli hanno permesso di diventare un profondo esperto di questi mercati, in particolare a livello dei top client. In Italia sono oltre 400 i canali indipendenti che fanno capo ai piccoli e medi editori e che trasmettono su Eutelsat.

Sen. FIORELLO CORTIANA Laureato in lettere moderne all’Università degli Studi di Milano, ex assessore ai Parchi e al Territorio della regione Lombardia, eletto senatore per la Federazione dei verdi, ha presentato il Decreto di Legge sulle norme in materia di pluralismo informatico nella pubblica amministrazione che ha inaugurato il dibattito sul software libero e sugli standard aperti in uso in Italia e in Europa. La società della conoscenza, il settore ICT, le libertà degli utenti digitali sono da anni al centro della sua azione.

ROBERTO CONTE Responsabile IT di Iren, multi utility di Reggio Emilia con sedi operative anche a Genova, Parma, Piacenza e Torino, che opera nei settori dell’energia elettrica, dell’energia termica per teleriscaldamento, del gas, dei servizi idrici, dei servizi ambientali.

ANNA MASERA Giornalista, laureata in storia alla Yale University, con master in giornalismo presso la Columbia University di New York. Da anni segue gli sviluppi di internet e i nuovi media. Dal 1999 è a La Stampa, dove ha lanciato la redazione del sito web della testata, di cui è caporedattore. E’ anche blogger per il Guardian e nel Board of Trustees del Centro Nexa per Internet e Società del Politecnico di Torino.

RICCARDO STAGLIANO’ Giornalista di Repubblica, ha iniziato la sua carriera come corrispondente da New York per il mensile Reset, ha poi lavorato al Corriere della Sera e oggi scrive inchieste e reportage per il Venerdì dall’Italia e dall’estero. Da quasi dieci anni insegna nuovi media alla Terza università di Roma. È autore di vari libri sull’impatto di internet sulla società, di Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli, 2000), Cattive azioni. Come analisti e banche d’affari hanno creato e fatto sparire il tesoro della new economy (Editori Riuniti, 2002). Nel 2012, esce per Chiarelettere un reportage sui movimenti di protesta contro le oligarchie finanziarie che hanno catalizzato l’attenzione dei media sotto la sigla Occupy Wall Street.

SIMONE D’ANTONIO Presidente di Youth Press Italia e componente del board di European Youth Press. Attualmente è addetto stampa di Cittalia, il centro studi dell’Anci, e collabora con numerose testate fra cui Wired.it, Corriere delle Comunicazioni, Repubblica Napoli, Italic, Incontro Mediterraneo e Anci Rivista. Laureato in Relazioni internazionali all’Orientale di Napoli, ha lavorato a Bruxelles come addetto stampa della Fondazione europea delle città Anci Ideali e come giornalista freelance su tematiche europee per Terra e Il Denaro. Per Cittalia-Anci si è occupato di smart cities e innovazione, oltre che di politiche urbane europee e sostenibilità urbana. Per i tipi di Rubbettino ha pubblicato “Buone prassi, buone notizie”, dedicato alle migliori esperienze europee in materia di integrazione sociale e sviluppo sostenibile.

RICCARDO VENTURI Giornalista freelance dal 1990, professionista dal 1997. Laureato a Milano nel 1994 in Scienze Politiche con 110 e lode con una tesi sull’unico italiano premio Nobel per la Pace, il giornalista garibaldino Ernesto Teodoro Moneta, ha sempre coltivato due filoni professionali, quello dell’inchiesta giornalistica e quello del viaggio. Ha pubblicato servizi su numerose testate, tra le quali Diario, l’Espresso, Panorama, Famiglia Cristiana. Pubblica servizi e inchieste di attualità sul settimanale Vanity Fair.

DOMENICO PUGLIARES Attore di testo e di improvvisazione teatrale. Ho scritto e messo in scena due monologhi “Uora vo cuntu ovvero il re topo fa alla guerra” e “Odisseo ovvero per seguir virtute e canoscenza”.