Alcuni ragazzi smettono di frequentare la scuola perché chiamati a svolgere il servizio militare, altri perché hanno contratto la scabbia. Gli insegnanti tengono nota del lavoro svolto in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della Marcia su Roma. Nelle poesie da imparare a memoria figurano versi come “nel cielo passa scampanellando uno stormo di aerei”. Poi, nel corso degli anni, si mette in dubbio l’opportunità di tesserare gli studenti come “balilla”, fino ad arrivare al 22 aprile 1945, quando le maestre si chiedono “e ora quali libri di testo potremo utilizzare?”. Sono alcune delle informazioni che 25 studenti della Terza G delle scuole medie Ferraris hanno ricavato dall’analisi dei documenti e dei registri di classe del periodo 1933-1945, custoditi all’Archivio storico del Comune di Modena.

Giovedì 19 aprile alle 17.15, nella sala Prima dell’Archivio, a Palazzo dei Musei in viale Vittorio Veneto 5, gli studenti presenteranno il proprio lavoro assieme al professore che li ha seguiti, Mario Calice, e alla direttrice dell’Archivio Franca Baldelli. L’ingresso alla conferenza è libero e per l’occasione sarà allestita una piccola mostra fotografica e documentaria con immagini d’epoca e illustrazioni tratte dai libri di testo in uso durante il Ventennio fascista.

Gli studenti, che hanno frequentato l’Archivio da gennaio, hanno preso in esame una decina di registri di classe di diversi anni scolastici, facenti riferimento in particolare a una scuola elementare di Carpi, per imparare come analizzare le fonti senza fermarsi alla lettera del testo, applicando i principi fondamentali della ricerca storiografica. Il loro lavoro, che confluirà in una piccola pubblicazione, mette in luce come il cambiamento di impostazione nei programmi e nella quotidianità scolastica sia progressivo: dall’enfasi sui successi del regime tipica dei primi anni Trenta si passa ad annotazioni di tipo diverso, fino ad arrivare a chiedersi, dopo la Liberazione, a quali libri di testo si potrà ricorrere in alternativa a quelli di impostazione rigorosamente fascista.

Prendono il via venerdì 20 aprile le iniziative delle Circoscrizioni modenesi per celebrare il 67esimo anniversario della Liberazione.

Nella Circoscrizione 2 San Lazzaro, Modena Est, Crocetta le celebrazioni sono organizzate in collaborazione con Istituto storico, Anpi, circolo XXII Aprile, Centro sociale Anziani San Lazzaro e le scuole del territorio. Alle 8.45 dalla sede di via Nonantolana 685/S parte il percorso commemorativo con deposizione di corone a cippi e monumenti della circoscrizione. Sono previste tappe al sacrario via Ciro Menotti nei pressi della torre dell’acquedotto e al sacrario Brandoli-Minelli di via Saliceto Panaro; alle 9.30 assieme agli alunni delle scuole Saliceto Panaro al cippo Sergio di viale della Resistenza, al cippo Saliceto Panaro e alla lapide De Toni di via Nonantolana 1211. Infine, alle 11 con gli alunni delle scuole Marconi il corteo arriverà al Cippo Anderlini-Paltrinieri del parco di via Boccaccio e successivamente si fermerà dinnanzi al sacrario di via delle Suore, al cippo di via Canaletto, al cippo e alla lapide San Matteo, al cippo Mauro Capitani di via ALbareto e ai cippi Zanasi (crocevia di Albareto), Luppi (via Munarola), Mulini Nuovi (strada Naviglio), Benedetti (Cavo Argine).

Nella Circoscrizione 3 Buon Pastore, Sant’Agnese, San Damaso una corona di fiori sarà deposta alle 9 al Cippo dei Caduti di San Damaso in via del Giaggiolo mentre brani saranno letti dagli alunni delle scuole di San Damaso. Successivamente saranno deposte corone dinnanzi ai cippi del territorio della circoscrizione.

Il programma delle celebrazioni organizzate dalla Circoscrizione 2 continuerà nel pomeriggio. Alle 15 al circolo XXII Aprile di via Donati 120, in collaborazione con il Centro documentazione donna e la Lega Spi-Cgil saranno inaugurate diverse esposizioni. “Un paltò per l’onorevole…un’eredità di tutti” è la mostra documentaria dedicata all’onorevole Gina Borellini, Medaglia d’oro al valor militare. All’inaugurazione interverranno anche la presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti, la presidente del Centro documentazione donna Vittorina Maestroni e la curatrice Barbara Pederzini.

Contemporaneamente sarà inaugurata la mostra “Il sentiero della Costituzione” di Barbiana a cura del circolo XXII Aprile che ha adottato l’articolo 12 della Costituzione e sarà proiettato il documentario dello Spi-Cgil “Le donne nell’ombra”. Le mostre sono visitabili tutti i giorni dalle 14 alle 18 fino a mercoledì 25 aprile.