Si è tenuta ieri a Spilamberto una partecipata riunione dei soci di Coldiretti Modena per discutere della ipotizzata realizzazione di un impianto a biomasse di origine animale nel comune di Castelvetro che tanta apprensione sta creando nei cittadini e negli imprenditori agricoli di uno territori più preziosi della Provincia, sia dal punto di vista ambientale che produttivo, capace di esprimere produzioni DOP e IGP di altissima qualità (Lambrusco di Castelvetro DOC, ciliegie, Aceto Balsamico Tradizionale, Parmigiano Reggiano, nocino).

La documentazione prodotta dai titolari dell’impianto a sostegno della procedura autorizzativa – afferma Coldiretti Modena – è tuttora carente sia negli aspetti tecnici – normativi che per quanto riguarda le garanzie fornite sui livelli di emissione dell’impianto. Inoltre gli attori del tessuto economico e sociale – continua Coldiretti – avrebbero meritato un maggior coinvolgimento fin dalle fasi iniziali del procedimento.

Allo stato attuale delle cose è quindi necessario – termina Coldiretti – attenersi ad un principio di precauzione sospendo il giudizio fintanto che non verranno fornite adeguate garanzie sulla totale esclusione di effetti negativi per la salute umana e l’ambiente.

Coldiretti manterrà alto il livello di attenzione al fine di arrivare ad una maggior chiarezza su un tema dalle conseguenze così rilevanti per il territorio modenese e i suoi abitanti e intraprenderà adeguata attività di informazione e sensibilizzazione a livello comprensoriale.