“Per il Pdl di Modena sembra che il problema non sia l’arresto per camorra di tre tesserati, ma invece chi invoca trasparenza come il Consigliere regionale Andrea Leoni, il quale chiede di verificare che almeno non ce ne siano altri. Stupisce che un Consigliere provinciale come Bruno Rinaldi rilasci dichiarazioni che sviano l’attenzione dal cuore del problema, quando invece occorrerebbe analizzarlo a fondo per evitare che altri episodi del genere possano ripetersi. E per capirlo nella sua interezza non occorre certo scomodare il Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Alfonso, il quale ha lanciato un grido d’allarme sul radicamento delle mafie a Modena e ha chiesto a Enti locali, società civile e partiti di fare tutto quanto è in loro potere per alzare una diga contro questi fenomeni. E’ da tempo che certi segnali sono evidenti nel territorio modenese e tutte le forze politiche e sociali dovranno responsabilmente interrogarsi su cosa fare per arginare il radicamento del cancro malavitoso”.

Lo ha affermato Luciano Rosi – Capogruppo del Pdl in Consiglio comunale a San Cesario sul Panaro – alla luce dei fatti recentemente emersi e che tra l’altro vedono la dirigenza provinciale del PDL di Modena censurare il Consigliere regionale Andrea Leoni, il quale sta chiedendo trasparenza al partito dopo l’arresto per camorra di tre iscritti, da parte dei Carabinieri.

“Mettere sotto accusa chi chiede che si faccia qualcosa di concreto e negare la realtà degli arresti, confermata dalla cronaca e non da opinioni, sono atteggiamenti miopi che portano a commettere un grave errore politico, perché non essere in prima fila in questa battaglia vuole dire mancare ai propri doveri di cittadino prima che di esponente politico”.

(Luciano Rosi, capogruppo PDL San Cesario sul Panaro)