ommento ad una notizia che apparentemente riguarda solo la Lombardia, ma tocca da vicino tutte lefamiglie che hanno figli a scuola. Il governo regionale della Lombardia ha approvato la norma che introduce la possibilità di una chiamata diretta degli insegnanti: la normativa concede infatti ai dirigenti scolastici la possibilità di reclutare direttamente i docenti annuali, aggirando le graduatorie provinciali basate su requisiti oggettivi, come titoli ed anni di esperienza.

Si va verso la regionalizzazione della scuola in violazione dell’art. 117 della Costituzione e la sua aziendalizzazione. C’è poca informazione e molta indifferenza intorno a questi temi, che però riguardano da vicino tutte le famiglie d’Italia, non solo della Lombardia.

Tra l’indifferenza quasi totale, si è creato un precedente, che potrebbe avere notevoli implicazioni pratiche.

La norma voluta dalla giunta Formigoni sulla chiamata diretta degli insegnanti mina alle basi la qualità della scuola pubblica e la libertà di insegnamento. Se una giunta già delegittimata dai casi di corruzione, è così certa che questa riforma piace alla maggioranza del mondo della scuola, la proponga agli elettori in libere elezioni.

Non è certo una “misura di modernità” reclutare insegnanti “allineati” con le particolarità della scuola, come sostiene il governatore lombardo. Il vero rischio è di assumere piuttosto secondo “omogeneità ideologiche” o per vie clientelari e non secondo criteri oggettivi di competenza ed esperienza.

Dalla riforma Gelmini in poi, si è tentato di smantellare l’idea per cui la scuola è una istituzione nazionale che ha come compito la costruzione della cittadinanza. I nostri istituti pubblici stanno per diventare servizi della comunità produttiva del territorio: aperti alla compartecipazione di soggetti privati e sempre più svincolati dal coordinamento centrale del Ministero. Ci saranno scuole di serie A e scuole di serie B?

Come IDV sosteniamo l’idea di una scuola pubblica forte, uguale per tutti ed in grado di promuovere l’uguaglianza dei nostri cittadini.

(Paolo Iotti, Comune di Castellarano, Vice Sindaco, Assessore scuola, sicurezza urbana, innovazione tecnologica e protezione civile)