Nuova impennata degli ammortizzatori sociali a Modena. In marzo la richiesta di cassa integrazione in deroga ha superato il milione di ore (+448 per cento rispetto al mese precedente); in crescita anche la cig ordinaria (324.377 ore, +725 per cento su febbraio), mentre il ricorso alla cig straordinaria è passata dalle 305.837 ore di febbraio alle 468.261 di marzo (+153 per cento). I dati sono diffusi dalla Cisl di Modena, che esprime preoccupazione ed esorta tutti i soggetti pubblici e privati del territorio a prendere consapevolezza della gravità della situazione e agire in modo coordinato per evitare l’ulteriore deterioramento del quadro economico-sociale. «Serve un nuovo patto sociale territoriale – afferma Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl – È necessario agire subito sulle politiche attive del lavoro, che rivestono un ruolo importante anche nell’ambito della riforma del mercato del lavoro, migliorare il coordinamento tra le competenze statali e regionali, realizzare sinergie tra i Centri per l’impiego e le agenzie private per il lavoro». Per Coscia è inaccettabile rispondere “c’è la crisi, non ci sono posti disponibili” ai tanti disoccupati che si rivolgono ai Centri per l’impiego. Occorre, piuttosto, provvedere alla presa in carico del lavoratore, aiutarlo a redigere il bilancio delle sue competenze, affiancarlo nell’orientamento verso una nuova occupazione, sostenerlo con percorsi di formazione finalizzati al reimpiego. «Questo si chiama sostegno attivo alle persone che cercano lavoro – spiega il sindacalista Cisl – Non deve accadere più che ci siano imprese che cercano manodopera e non la trovano. Il sistema pubblico–privato deve essere in grado di incrociare efficacemente e rapidamente la domanda e offerta di lavoro per restituire speranza nel futuro ai tanti modenesi, giovani e non, che, – conclude il responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl – ingrossano ogni giorno le fila dei disoccupati».