“Non abbiamo nessuna intenzione di smettere i pozzi di Cognento”. Lo ha detto il sindaco Giorgio Pighi nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 23 aprile rispondendo all’interrogazione di Adolfo Morandi su “Inquinamento da nitrati dei pozzi acquiferi nell’area compresa tra via Aristotele, via D’Avia sud e tangenziale Quasimodo”.

“L’acqua proveniente dai pozzi del campo acquifero di Cognento – ha spiegato Pighi – arriva nell’acquedotto miscelata a quella degli altri pozzi risultando nel complesso di buona qualità. Non c’è pertanto alcuna intenzione di smetterli ma, se ci fosse la necessità di perforarne altri, non lo faremmo certo in quella zona dove sappiamo esserci problemi di nitrati, bensì nelle aree già individuate dagli appositi piani, cioè a ovest, verso Cittanova e Marzaglia. Quasi sicuramente non ce ne sarà però bisogno, poiché l’obiettivo è anzi diminuire i prelievi e migliorare l’efficienza della rete, riducendo le dispersioni”.

Il capogruppo del Pdl aveva chiesto al sindaco “di chiarire se i pozzi di via Aristotele sono inquinati in maniera talmente rilevante da doverli abbandonare con la necessità di perforarne altri”. Aveva, inoltre, domandato “se non ritenesse che sia più opportuno lasciare a queste aree la destinazione F, ovvero ad attrezzature generali con una superficie minima del 40 % destinata al verde pubblico”, aggiungendo di ritenere il cambio di destinazione “deprecabile e non rispettoso di decisioni che precedenti amministratori avevano preso in ragione delle aspettative di tutela ambientale”.

Il sindaco ha risposto che “l’utilizzo dei pozzi acquiferi di Cognento e le zone di riserva dove attivare nuovi pozzi sono temi diversi e non sovrapponibili”. E ha anche ricordato che il campo acquifero di Cognento è utilizzato dai dieci pozzi Aimag situati tra via D’Avia e la tangenziale e di questi solo uno supera il livello massimo di 50 milligrammi di nitrati per litro d’acqua. Mentre degli 11 pozzi Hera della fascia a est di via D’Avia, nove superano la soglia di concentrazione di nitrati e due si avvicinano a tale soglia.

Per l’interrogante Morandi il sindaco “ha glissato sul tema posto da Sitta che aveva dichiarato l’acqua di via Aristotele cattiva a causa di troppi nitrati e i pozzi non più utilizzabili. La risposta non spiega che quelle aree potrebbero essere lasciate al rispetto delle falde acquifere e pertanto il discorso sull’utilizzo per fini edificatori – ha insistito Morandi – è tutt’ora aperto, meglio sarebbe mantenere quelle zone a verde pubblico. Infine, emerge il dubbio che l’utilizzo a fini edificatori possa portare a ulteriori aumenti di nitrati”.