Il premio Daolio, con una estrazione a sorte al circolo Calamita, ha decretato gli abbinamenti tra i tutor e i gruppi finalisti. Inoltre, sempre affidandosi alla dea bendata, la giuria del Premio ha anche assegnato le cover che debutteranno nel corso della finale del 10 giugno in piazza Zanti a Cavriago. Ecco gli esiti dei diversi abbinamenti, Fabrizio Taver Tavernelli sarà alle prese con la modenese Grazia Cinquetti Band e con i carpigiani Vanamuse. Col primo gruppo lavorerà su La ragazza di Ipanema, mentre ai secondi è stata assegnata Lo shampoo di Giorgio Gaber. Arcangelo Kaba Cavazzuti andrà in sala prove con il solista Fre Monti che viene da Castellarano e con i reggiani Piunz. A Francesco Monti toccherà confrontarsi con Buona notte all’Italia di Luciano Ligabue, mentre i Piunz lavoreranno su Hunger Strike, una brano icona del movimento Grunge nato dal super gruppo Temple of the dog composto da membri dei Sound Garden e dei Pearl Jam. Jukka Reverberi, incontrerà i Dharma per mettere mano a Povera Patria di Franco Battiato, mentre per i Santa Viola il lavoro sarà tutto attorno a L’italiano di Toto Cutugno.

Se nell’edizione 2011 le cover erano state selezionate seguendo il tema “musica e impegno”, cioè quei brani e quelle musiche, esclusivamente italiani, che hanno raccontato l’impegno sociale, umanitario, civile, politico nel nostro paese, quest’anno la selezione dei brani è arrivata dalle playlist suggerite dagli scrittori Paolo Nori, Giuseppe Caliceti e Marco Truzzi. La voglia è quella di sottolineare come musica, letteratura e poesia arrivino dalla stessa fonte e diventino racconti diversi della medesime realtà. Una sfida nella sfida. Ecco quindi che musicisti emiliani reinterpreteranno cover suggerite da scrittori della stessa terra e andranno a rimodellare musiche spesso molto distanti dai suoni a cui sono abituati i gruppi che parteciperanno alla finale del 10 giugno. Da L’Italiano a Povera Patria, da La ragazza di Ipanema a Lo shampoo di Gaber, si tratta di grandi successi popolari con i quali cimentarsi con un atteggiamento di apertura che gli organizzatori ritengono fondamentale per la crescita dei giovani musicisti.

Per quanto riguarda infine il rapporto tra tutor e band si darà la precedenza all’incontro artistico più che alla modalità insegnante-allievo. Sarà un confronto tra musicisti in cui l’esperienza dei professionisti conterà sicuramente molto. Oltre alla preparazione della cover, Tavernelli, Cavazzuti e Reverberi saranno impegnati anche nella cura dell’“impressione complessiva” che le band daranno nel corso dell’esibizione finale dove presenteranno quattro brani in tutto.