Avevano preso di mira la zona industriale di Cadelbosco Sopra alla ricerca di cisterne di gasolio da svuotare: hanno fatto i conti senza l’oste! La scorsa notte, infatti, i malviventi che hanno rivolto le loro attenzioni furtive ad alcune aziende di Cadelbosco Sopra si sono dovuti “accontentare” di fuggire a mani vuote all’arrivo dei Carabinieri che durante un servizio di pattuglia li ha sorpresi.

Si sono dati così alla fuga a piedi per i campi abbandonando la Jeep rubata nella bassa reggiana e recuperata dai carabinieri con all’interno 21 taniche da 25 litri l’una da utilizzare probabilmente per contenere oltre 200 litri di gasolio che i due malviventi intendevano trafugare. Immediatamente nell’intera zona sono giunte altre pattuglie dell’Arma che hanno scatenato una serrata caccia all’uomo, senza riuscire a intercettare i malviventi.

L’origine dei fatti poco prime delle, 5,00 di questa notte quando, durante un servizio di controllo del territorio, una pattuglia della Stazione di Cadelbosco Sopra è intervenuta nella zona industriale del paese, dove era scattato l’allarme di furto preso un’azienda, intercettando un veicolo sospetto i cui occupanti, due sconosciuti, alla vista della pattuglia sono scesi dalla macchina dandosi alla fuga a piedi per i campi. E mentre nell’intera zona affluivano altre pattuglia e partivano le ricerche dei fuggitivi, a bordo della Jeep abbandonata – del valore di varie migliaia di euro e risultata oggetto di furto perpetrato il 15 aprile scorso a Bagnolo in Piano – i Carabinieri trovavano ben 21 taniche da 25 lt vuote, che i due volevano caricare di greggio svuotandolo probabilmente dalle cisterne di qualche azienda dei dintorni o dai serbatoi di mezzi pesanti.

L’autovettura rubata e rinvenuta dai Carabinieri, costituisce comunque un recupero ritenuto dagli stessi militari assolutamente “fruttuoso” sia sotto l’aspetto economico, considerato il valore del mezzo, che sotto quello investigativo essendo l’autovettura, prima di essere restituita al derubato, sottoposta a rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa, in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che sono state inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati. Indagini, quelle condotte nel massimo riserbo dai Carabinieri di Cadelbosco Sopra, che sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia e che potrebbero quindi presto rivelare l’identità dei vampiri del greggio riusciti per ora a sottrarsi alla cattura.