«Così Poste Italiane celebra la Festa del Lavoratori. Nel 2011, l’amministratore delegato annuncia un utile di bilancio di 850 milioni di euro. Ora, nel 2012, la società dichiara che saranno tagliati ben 1.800 portalettere ritenuti in esubero in sole 5 regioni. Di questi ben 461 nella sola Emilia Romagna. Dove, peraltro, già nel 2010 si era avuto un taglio di 362 unità. Unità che ricordiamo sono lavoratori.

Come Uilposte siamo fortemente preoccupati e siamo convinti che il numero di postini (di conseguenza quello delle zone da ridurre) sia del tutto eccessivo.

D’accordo che cartoline e lettere sono diminuite, ma questo non giustifica un tale contrazione di lavoratori. Oltretutto questa decisione mal si concilia con l’ennesimo utile di bilancio di Poste Italiane. E’ una palese incongruenza che quindi non trova fondamento economico.

Questi ulteriori tagli produrranno un inevitabile aumento della produttività di circa il 20%. E ciò è insostenibile per i rimanenti portalettere che metteranno seriamente a rischio il recapito giornaliero della posta nella nostra regione. Con fatali forti disservizi ai cittadini.

Perché, dunque?

Auspichiamo che Poste Italiane riveda al ribasso il numero dei tagli. Di certo Uilposte non starà a guardare. Adotteremo tutti gli strumenti possibili per contrastare una ‘manovra’ meramente orientata ad un puro abbattimento dei costi del personale e non certo ad una prospettiva di innovazione e sviluppo del servizio postale che garantisca ai cittadini un servizio efficace ed efficiente».

(Graziella Gieri, segretario UilPoste Emilia Romagna)