Accendere i riflettori sui tumori della pelle, promuovere l’informazione e favorire la diagnosi precoce: sono gli obiettivi di Euromelanoma Day, Campagna europea, giunta alla terza edizione, supportata da EADV – European Academy of Dermatology and Venereology e da LEO Pharma e promossa in Italia da SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse. Tra le attività della Campagna 2012, l’allestimento di gazebo informativi ‘open air’ in 11 tra le principali città d’Italia: Brescia, Milano, Torino, Verona, Padova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Messina.

A Bologna, sabato 5 maggio dalle 10 alle 18, medici dermatologi saranno a disposizione dei cittadini, presso il punto informativo allestito in Via Indipendenza (altezza civico 67), per distribuire materiale informativo e fornire consigli e indicazioni per prevenire i tumori cutanei.

Con l’arrivo della bella stagione, aumenta la voglia di sole, ma anche il rischio di danni all’epidermide causati da un’eccessiva o errata esposizione ai raggi ultravioletti (UV). Un primo segnale di pericolo è rappresentato dalle macchie della pelle: non vanno sottovalutate perché potrebbe trattarsi di carcinomi cutanei, come il melanoma, un tumore maligno e molto aggressivo. Nel nostro Paese, l’incidenza del melanoma è in costante aumento, con oltre 6.000 nuovi casi registrati ogni anno, dei quali 1.500 in stadio avanzato.

“Per il melanoma il tasso di sopravvivenza a 5 anni è pari all’81%” – ha dichiarato il Dottor Pier Alessandro Fanti della Clinica Dermatologica dell’Università di Bologna – “ed è fortemente influenzato dallo stadio di avanzamento della patologia. Per questa ragione, è fondamentale la diagnosi precoce che prevede, per le persone a rischio, uno screening dal dermatologo munito di dermatoscopio almeno una volta l’anno, un auto-controllo periodico ogni 2-3 mesi di tutta la superficie cutanea e la visita dal dermatologo quando si osserva nel nevo un cambiamento di colore, forma, dimensione oppure quando ne compare uno nuovo”.

I principali fattori di rischio del melanoma sono genetici: carnagione chiara che si scotta facilmente, numero elevato di nei, storia familiare di tumore della pelle.

In generale, devono fare maggiore attenzione: le persone con più di 50 anni, chi si espone in modo prolungato e “selvaggio” al sole e chi ha una storia personale di uso ripetuto di lampade solari.

I dermatologi tuttavia sottolineano che una corretta prevenzione e controlli accurati di tutti i nei e delle macchie cutanee possono tenere sotto controllo la situazione e individuare precocemente un eventuale melanoma. Per questo è consigliabile che le persone a rischio si sottopongano ogni anno ad almeno una visita dermatologica di controllo e che segnalino allo specialista di fiducia ogni nuova macchia e qualsiasi cambiamento di forma, dimensione e colore dei nei o delle pigmentazioni cutanee.

Per ulteriori informazioni sulla Campagna, consultare il sito: www.sidemast.org.