Si chiama voucher il sistema di pagamento che si vuole estendere a tutti i lavoratori impegnati nelle attività agricole “stagionali”, cioè praticamente tutte. Questo è contenuto nell’art. 11 del disegno di legge sul mercato del lavoro in discussione al Senato. Il datore di lavoro agricolo acquista pacchetti di tagliandi (chiamati appunto voucher) dal valore di 10,00 € l’uno, e il lavoratore li riceve come pagamento andandoli a scambiare presso gli uffici postali per un controvalore di 7,50 € l’uno. Mentre oggi tale sistema riguarda solo certe categorie di lavoratori (es. studenti e pensionati) e certe categorie di aziende, domani potrà riguardare tutte le categorie di lavoratori per tutte le tipologie di aziende agricole: in provincia di Modena sono oltre 600.000 le giornate agricole distribuite su quasi 11.000 lavoratori stagionali svolte nel 2011! Un dato tra i più elevati in Emilia-Romagna a causa del bisogno di manodopera che richiedono le coltivazioni di uva e di pere per i nostri prodotti tipici.

Il voucher è un vero e proprio “contratto vuoto”: il datore di lavoro non è obbligato né a rispettare i minimi salariali né a rispettare le norma dei contratti lavoro agricoli. Non scatta per il lavoratore agricolo né il diritto alla malattia, né alla maternità, né alla disoccupazione, né agli assegni familiari, e per la pensione matura un mese nella Gestione Separata INPS, ma solo se raggiunge i € 1.200, altrimenti sono contributi inesistenti.

Al di là dei proclami del Governo e delle Organizzazioni imprenditoriali sulla necessità di perseguire una politica di eccellenza delle produzioni, ci troviamo di fronte alla scelta della via bassa per la competitività, una via fatta sbrigativamente da un taglio del costo del lavoro e delle provvidenze sociali che avrà l’effetto di selezionare una manodopera sempre meno qualificata e sempre meno tutelata.

E’ un prezzo troppo alto per i lavoratori agricoli! Per questi motivi mercoledì 9 maggio prossimo, in occasione della discussione in Senato del disegno di legge, è stato proclamato lo sciopero generale di settore con manifestazione nazionale a Roma, alla quale parteciperanno anche lavoratrici e lavoratori modenesi.

(Fai/Cisl Flai/Cgil Uila/Uil Modena)