“La prima regola è non raccontare balle ai cittadini. Le urne sono state chiarissime: il Pdl a Modena non è più l’alternativa alla sinistra. Lo sconfortante dato politico che emerge è la marginalità di quello che una volta era l’avversario principe della sinistra anche in una terra ostile per i colori azzurri come la nostra. Risalire la china non sarà facile a livello nazionale ma rischia di essere una missione quasi impossibile a livello regionale e provinciale. In Emilia Romagna i grillini vanno al ballottaggio a Parma e a Comacchio contro il centrosinistra e ci indicano che questo fenomeno sarà tutt’altro che passeggero. A Modena nei tre comuni dove si è votato i giochi sono stati fatti tutti a sinistra. A Novi la lista appoggiata dal Pdl arriva quarta e non ci saranno eletti azzurri. A Serramazzoni, comune dove alle elezioni politiche il centrodestra ottiene sempre la maggioranza, la lista appoggiata dal Pdl arriva addirittura al quinto posto e nessun Consigliere. E’ troppo comodo dare la colpa ai candidati, come hanno già fatto alcuni dirigenti nazionali del partito. Io, invece, li voglio comunque ringraziare per l’impegno. La verità è un’altra: il Pdl non viene votato perché non ha una linea politica chiara. E’ un partito che non incarna il cambiamento. Il rinnovamento e la sintonia con la gente, che era una peculiarità di Forza Italia una volta, si è spenta dentro il Pdl. La necessità di mediare a seguito di una fusione a freddo tra correnti ideologiche diverse ha mortificato il messaggio liberale. D’altronde, mentre il quadro politico si modificava, il Pdl al posto che elaborare una nuova proposta politica per il Paese ha scelto la burocratica liturgia dei congressi che, quando sono andati bene sono stati una mera conta interna e quando sono andati male come a Modena hanno rilevato problemi assai gravi. Fino ai ballottaggi dovremo impegnarci per tentare di limitare i danni. Dopo il secondo turno sarà bene aprire una discussione a tutto campo che abbia anche il coraggio di rimettere in discussione l’esistenza stessa del Pdl per dare vita ad un nuovo soggetto capace di interpretare davvero la società italiana”.

E’ il commento del Consigliere regionale del Pdl Andrea Leoni a seguito dei pessimi risultati ottenuti dal Pdl a Modena ed in Emilia Romagna.