Nella piena consapevolezza che l’evasione tariffaria sottragga risorse importanti alle aziende che erogano il servizio di trasporto pubblico sui territori, TPER è in dovere di intervenire su dati diffusi oggi a Bologna da alcuni esponenti politici.

Le percentuali, riportate in nota di agenzia, non trovano assolutamente conferma nelle rilevazioni dell’azienda di trasporti (nel 2011 ATC, oggi TPER), che monitora costantemente il fenomeno sulla base delle verifiche che vedono controllati e conteggiati uno a uno i passeggeri ed i relativi titoli di viaggio, le sole in grado di far luce su questo tema.

Il tasso di evasione a Bologna per anni è rimasto attestato con una certa stabilità attorno al 6% di non paganti sull’intero servizio, con dati percentualmente più alti sui servizi extraurbani e suburbani e più contenuti sui collegamenti urbani. Nel 2011, questa percentuale è salita al 7,95% complessivo e al 6,78% in ambito urbano. Percentuali fortunatamente ben lontane da quelle paventate oggi sulla base di dati aziendali elaborati con criteri non noti a TPER sul piano tecnico e che comunque, nei risultati, non trovano alcun riscontro da parte dell’Azienda.

In tema di controlli, poi, occorre sottolineare come l’Azienda di trasporti, nel 2011, proprio in ragione dell’aumento tendenziale del fenomeno, abbia potenziato in maniera molto sensibile le attività di verifica, controllando a Bologna e provincia oltre 1 milione di passeggeri (il 12% in più rispetto al 2010) ed elevando 85.106 sanzioni (+46,52% rispetto alle 58.081 del 2010).

Qualche miglioramento si è già registrato nei primi due mesi del 2012, che hanno fatto rilevare il 7,74% medio di evasione sull’intero bacino ed il 6,48 sul servizio urbano.

TPER continuerà a svolgere le proprie verifiche con regolarità ed attenzione, avendo tutto l’interesse ad aumentarne l’efficacia, obiettivo che intende perseguire fattivamente e con i risultati che, come in questo caso, rende pubblici volentieri.

Ad ulteriore riprova dell’accuratezza dei controlli, nel corso del 2011 sulle linee urbane di Bologna sono state condotte anche rilevazioni su corse in cui, oltre al normale controllo, è stato valutato il possesso dei titoli di viaggio. Ciò ha permesso di stimare che una percentuale compresa tra il 34 e il 38% dei viaggiatori effettua la convalida del titolo o acquista il biglietto a bordo; tra il 56 e il 58% degli utenti sono abbonati, mensili o annuali; in misura varabile tra il 6 e l’8% si elude il pagamento e, al controllo, si prende la multa. Sul piano della percezione, è quindi il caso di rivedere certi giudizi: su 10 persone che vediamo salire senza convalidare, solo una è realmente in difetto di biglietto, le altre 9 pagano regolarmente il servizio.

Infine, TPER è molto interessata a soluzioni che facilitino l’accesso regolare degli utenti ai bus, anche grazie allo sviluppo delle tecnologie e dei sistemi di bigliettazione automatica; possibilità che sono già prese in considerazione nell’ambito di specifici progetti di sviluppo. Occorre rilevare, però, che nella maggior parte dei casi chi elude il pagamento del biglietto lo fa in maniera proditoria, a dispetto di tutte le possibilità fornite per mettersi in regola. A prescindere dalla opportunità di cogliere le nuove opportunità innovative, si fa rilevare che a Bologna, dove su ogni bus urbano c’è l’emettitrice e dove sono presenti sul territorio provinciale oltre 1100 rivendite convenzionate, c’è già oggi un ventaglio molto ampio di possibilità di reperimento dei biglietti.

Infine l’Azienda, che ha già espresso l’impegno di contrastare in ogni modo l’evasione, segnala con rammarico che i dati esorbitanti non corrispondenti a riscontri effettivi, rischiano di alimentare pregiudizi e convinzioni di un diffuso disinteresse generale e di un senso civico assai scarso, cosa che peraltro la maggior parte dei cittadini di Bologna non merita.

(TPER SpA)