Sabato 26 maggio la città riscopre i suoi tesori, le strade del quartiere San Vitale diventeranno per un giorno le sale di un insolito museo a cielo aperto durante Bologna Riappare, un’iniziativa volta a segnalare tanti preziosi tesori artistici che normalmente passano inosservati, e che invece, se riportati all’antico splendore, saprebbero rendere la città un’unica, diffusa, grande opera d’arte. La selezione delle opere e la ricerca sono compiuti da giovani storici dell’arte, mentre restauratori professionisti mostreranno la loro proposta di valorizzazione. L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Bologna e del Quartiere San Vitale.

Gli allestimenti saranno visibili sabato 26 maggio a partire dalle ore 14.00.

Prima, durante e dopo la giornata di Bologna Riappare si potranno vedere e votare le opere sul sito www.habitart.org, e sulla pagina facebook e twitter dell’associazione Habitart. Il più votato tra questi vincerà un’operazione di restauro e valorizzazione per la prima volta “voluta e partecipata” dai cittadini.

Via dell’Inferno, via del Carro, via Mascarella, via Oberdan, via San Vitale, via Petroni, via Zamboni, via Begatto, via Augusto Righi: sono le location insospettabili degli affreschi, dei dipinti, delle sculture e delle architetture selezionate e descritte dai giovani storici dell’associazione Habitart. Ognuna di queste ha una storia da raccontare: alcune hanno già un posto nel cuore dei cittadini, altre hanno il carattere di vere “scoperte”. Sarà possibile ammirarle nell’arco della giornata, protagoniste di installazioni un po’ particolari: saranno le biciclette del servizio comunale bike-sharing a sostenere i pannelli illustrativi e a ricoprire il ruolo di “guida turistica”, per richiamare la dimensione urbana e dinamica dell’iniziativa e per rappresentare una continuità tra il tema della valorizzazione e quello della vivibilità del centro storico.

“La pedonalità e l’uso della bicicletta possono servire anche a far riemergere il nostro patrimonio spesso nascosto dal traffico e dalla sosta caotica. In occasione del terzo T Day possiamo dire che la pedonalità fa bene all’arte perché aiuta a riscoprirla e a valorizzarla”. Così l’assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha commentato l’iniziativa durante la conferenza stampa a Palazzo d’Accursio.

Intorno alle installazioni, un luogo di incontro e di scambio in cui i visitatori e i passanti potranno fermarsi ad ammirare e anche interagire lasciando un commento. Un livello di realtà aumentata, fruibile all’interno dell’applicazione gratuita “Layar”, consentirà ai possessori di smartphone e tablet di osservare i contenuti “virtualmente ancorati” nei pressi delle installazioni.

“Osservando” con la telecamera del proprio smartphone o tablet i dintorni delle installazioni, si vedranno comparire sullo schermo, in determinati punti, contenuti virtuali riferiti alle opere trattate: immagini di dipinti, sculture e architetture utili a completare la descrizione dei tesori da restaurare saranno poste permanentemente, anche se virtualmente, in corrispondenza dei siti segnalati.

L’interattività continuerà nella parallela mostra sul sito, in cui tutti potranno votare l’opera che vorrebbero vedere rinascere a nuova vita. I voti e le adesioni saranno il punto di forza per avviare un restauro, richiesto per la prima volta dai veri detentori ed eredi del patrimonio: i cittadini stessi.