La Cgil di Modena condivide la preoccupazione chiaramente espressa dal Presidente della Regione Vasco Errani che, affrontando il tema dell’urgente necessità di avviare la ricostruzione post terremoto, ha affrontato di petto il rischio di infiltrazione malavitosa nella corsa agli appalti milionari che saranno necessari.

Il film già visto e pagato a caro prezzo in passato, dall’Irpinia al disastro dell’Aquila.

“Non nascondere la testa sotto la sabbia” dice il presidente Errani “con tanti cantieri che dovranno aprire,servono forme più attente per garantirci”.

L’allarme e la raccomandazione è condivisa dalla Procuratore Aggiunto di Modena Lucia Musti e dal Procuratore della DDA emiliana,che raccomandano “una rete di controllo” contro i possibili appalti infiltrati.

Allora fatti, segnali e decisioni precise ed urgenti,per dare coerenza e credibilità alle preoccupazioni.

Sopratutto, più prevenzione visibile oggi e meno commenti amari postumi.

Saranno necessari urgenti lavori pubblici di ricostruzione,manutenzione e consolidamento per strutture, edifici e territorio dell’area Nord colpita dal terremoto.

Ce ne sarà per tutta la rete degli Enti pubblici coinvolti: la Provincia, i Comuni, le Aziende SL, AIMAG, ACER, HERA, Burana e Poste.

La Cgil propone due criteri e scelte politiche chiare e necessarie che, da subito, possono essere deliberate.

1) I lavori che dovranno essere urgentemente decisi ed avviati, dovranno essere deliberati superando nettamente il criterio – comodo ma pieno di rischi- del “massimo ribasso” negli appalti.

Nel nome della necessaria emergenza,non si devono praticare scorciatoie dense di rischi di infiltrazione che poi radicheranno ancor più nel nostro territorio,a riflettori spenti.

2) Analoghe raccomandazioni e comportamenti potranno essere assunte per l’avvio degli urgenti lavori sulle strutture produttive private, crollate o danneggiate, che saranno ripristinate anche con contributi pubblici.

Inoltre, per accelerare e rendere più operative le numerose ispezioni e verifiche, necessarie per certificare la stabilità ed agibilità degli edifici civili e produttivi coinvolti dal sisma,si devono mobilitare gli Uffici Tecnici di tutti i principali Comuni della provincia,dotati di strutture qualificate,che dovrebbero intervenire con immediatezza ed affiancare i Comuni terremotati.

(Franco Zavatti Cgil Modena-Coordinamento legalità Cgil regionale)