Sulle note del Silenzio e’ stato osservato oggi all’Arena del Sole di Bologna un minuto di raccoglimento in apertura della Festa per i 160 anni della Polizia, in segno di lutto per le vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia. A chiedere il momento di unita’ nel cordoglio all’assemblea che si e’ alzata in piedi e’ stato il questore Vincenzo Stingone. Il capo provinciale della Polizia parlando dal palco del teatro ha rivolto, infatti, “un pensiero commosso alle vittime dei recenti eventi sismici che hanno colpito la nostra regione”.

“Il nostro anniversario viene spesso ricordato come la Festa della Polizia ma quest’anno non mi sembra opportuno usare questo termine” ha aggiunto Stingone, sottolineando come “la natura, in particolare proprio nella nostra bella regione, ci ha ricordato quanto puo’ essere forte e distruttiva e l’ha fatto portando anche morte, per questo – ha concluso – oggi e’ difficile trovare le parole giuste”.

“Quest’anno abbiamo vissuto anche momenti molto dolorosi. Ma faccio mie le parole del Procuratore  capo della Repubblica: ‘l’istituzione e’ tanto piu’ forte quanto e’  piu’ trasparente’. E noi lo siamo stati e continueremo ad esserlo”. E’ quanto ha affermato il questore di Bologna, Vincenzo Stingone,  intervenendo alla Festa della Polizia, sotto le Due Torri. Quest’anno, infatti, la Polizia di Bologna e’ stata scossa dall’arresto di alcuni  agenti che avevano violato legge abusando del potere conferito loro  dalla divisa. Arresti che sono stati eseguiti dagli stessi uomini  della Polizia che hanno indagato sui colleghi.

“Abbiamo vissuto anche molte difficolta’ – ha aggiunto Stingone, pur non facendo mai direttamente riferimento agli arresti degli agenti – ma mai, vi assicuro, sono venuti meno il senso del dovere e  l’abnegazione di tutti gli operatori della Polizia di Stato”.