E’ stato completato in queste ore l’allestimento dei nuovi campi di accoglienza allestiti dalla protezione Civile a Bomporto, San Felice e Mirandola per far fronte ad eventuali nuovi richieste da parte della popolazione colpita dal terremoto.Le strutture sono già operative. A Mirandola il campo, gestito dalla Valle d’Aosta, è presso il campo sportivo di via Toti e può accogliere fino a 250 persone. A San Felice il campo San Biagio – sempre da 250 posti – è gestito dalla Liguria, mentre a Bomporto in piazza dello Sport opera la struttura dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.

Iniziano oggi le operazioni di installazione di un nuovo modulo da 250 posti a Medolla, affidato alla gestione della regione Molise.

Ad oggi i posti disponibili nei campi e nelle altre strutture di accoglienza sul territorio sono complessivamente 6.967.

TECNICI IN ARRIVO DALE ALTRE PROVINCE  COME FUNZIONA IL CCS, DOVE VIENE GESTITA L’EMERGENZA

Una “macchina” complessa che alle professionalità delle istituzioni pubbliche modenesi affianca quelle messe a disposizione da enti locali di numerose zone d’Italia, in un’ottica di reciprocità e solidarietà. A gestire l’organizzazione dei soccorsi alle popolazioni colpite dal terremoto è il Centro di Coordinamento Soccorsi (Ccs) istituito presso il centro unificato della Provincia di Modena a Marzaglia, e attivato nell’immediatezza dell’evento sismico, così come previsto dal piano provinciale della Protezione civile relativamente al rischio sismico.

Il Ccs coordina, in collegamento con i centri operativi comunali (Coc) e il centro operativo regionale l’emergenza, organizzata per funzioni di supporto. Il coordinamento della funzione tecnico-scientifica censimento danni è coordinato dalla Regione; sanità, assistenza sociale e veterinaria dall’Azienda Usl; alla Provincia invece competono la segreteria di coordinamento, la gestione di materiali e mezzi; la funzione trasporti, circolazione e viabilità e il coordinamento della funzione assistenza alla popolazione. Sempre la Provincia condivide con Hera la gestione dei servizi essenziali e tutela ambientale, e con la prefettura il coordinamento generale e l’informazione. Compete alla Prefettura, invece, il coordinamento delle strutture operative (questura, carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco e Genio militare). Referente per il volontariato è la Consulta provinciale. Al Ccs opera inoltre il personale della Protezione Civile nazionale, arrivato a Marzaglia immediatamente dopo l’inizio dell’emergenza e presente, oltre che nel centro provinciale, anche nelle strutture sul territorio.

In ogni Comune, poi, opera il centro operativo comunale, presieduto dal sindaco e supportato dalla presenza di tecnici e funzionari di altre amministrazioni pubbliche. A Finale, ad esempio, sono arrivati supporti dalla Provincia di Rimini e dalla Provincia di Alessandria; a San Felice tecnici del Comune di Viareggio e della Provincia di Forlì, a Mirandola dalla Provincia di Reggio Emilia, a San Possidonio dalla Provincia di Parma e a San prospero da quella di Piacenza. Il Comune di Firenze gestisce il campo a Marzaglia che ospita i tecnici rilevatori messi a disposizione dall’Anci per i sopralluoghi di agibilità. Si tratta prevalentemente di amministrazioni pubbliche che, in occasione di emergenze, hanno ricevuto in passato supporto operativo dalla Protezione civile modenese, e che oggi ricambiano l’aiuto. Altro esempio sono i tecnici informatici arrivati dall’Aquila. Nei prossimi giorni arriveranno tecnici anche dai Comuni modenesi che non sono stati colpiti dal sisma.