”Sono emozionato, un concerto va da se’, ma qui ci sono fra i puristi della lirica…”. Zucchero Fornaciari era davvero commosso nel ricevere ieri sera al teatro Asioli di Correggio il Premio Pavarotti d’Oro 2012, premio ideato dalla Pro Loco correggese con l’amico del grande tenore Franco ‘Panocia’ Casarini. A consegnare il riconoscimento a Zucchero è stata Nicoletta Mantovani, vedova Pavarotti. ”Zucchero – ha detto la Mantovani – è l’anima rock e pop di Luciano”.

Il premio Pavarotti d’Oro (giunto alla quinta edizione) si svolge su specifica autorizzazione della famiglia Pavarotti, e discende dal legame tra Luciano Pavarotti e la città di Correggio, dovuto alla profonda amicizia con Casarini: un affetto reciproco che, nel dicembre del 2002 portò il tenore modenese ad esibirsi all’Asioli in occasione della riapertura del Teatro. Zucchero ha ricevuto il Premio nel corso di una serata che ha visto esibirsi sul palco anche la grande tradizione della romanza italiana interpretata dai tenori Alessandro Scotto Di Luzio e Pablo Karaman, dal baritono Luigi Cirillo, dalla soprano Chiara Fioroni, dalla mezzosoprano Valeria Sepe. Al pianoforte il maestro Paolo Andreoli.

Zucchero Fornaciari. Nato a Roncocesi nel 1955, Adelmo Fornaciari deve il suo nome d’arte alla sua maestra elementare. Dopo i primi lavoro, nel 1985 imprime una svolta al proprio stile realizzando un album insieme alla Randy Jackson Band dal quale trae il super singolo “Donne”. Due anni dopo pubblica “Blue’s”, più di un milione di copie vendute in Italia, trainato dai singoli “Con le mani” e “Senza una donna”. Da allora intraprende una frenetica attività di collaborazioni internazionali, tra cui Paul Young, Joe Cocker e Luciano Pavarotti con il quale incide il duetto “Miserere” nel 1992. Il loro duetto rappresenta una novità assoluta e una grande rivelazione. Nel 1995 esce l’album “Spirito DiVino” che vende più di 3 milioni di copie e riceve il Disco di Diamante. Nel 1998 si esibisce a New York, invitato da Pavarotti, e canta il “Va Pensiero”. Primo artista a registrare consecutivi sold out all’Arena di Verona, nel 2011 è uscita la sua autobiografia “Il suono della domenica”. Insignito dell’onorificenza di Commendatore dal Presidente della Repubblica.