In seguito alle scosse sismiche più rilevanti di domenica 20 e martedì 29 maggio, il comune di Soliera si trova a far fronte a 155 persone sfollate, delle quali 127 con la propria abitazione inagibile e le altre 28 per ragioni sociali di assistenza.

All’ufficio tecnico del Comune sono arrivate 601 richieste di sopralluogo alle abitazioni o ai capannoni in quanto luoghi di lavoro. Di questi edifici, quasi 300 sono stati già verificati dalle squadre comunali. Al momento sono 33 le dichiarazioni di inagibilità.

A partire dalla sera di martedì 29 maggio, sotto il tendone allestito dalla Protezione Civile in piazza Lusvardi a Soliera (e fino a venerdì 1° giugno, anche a Limidi), sono stati serviti, per i cittadini colpiti dal terremoto, oltre 3000 pasti caldi.

Con il passare dei giorni e l’affievolirsi delle scosse, torna lentamente la fiducia: è in aumento il numero dei solieresi che sono tornati a dormire nelle loro abitazioni.