Si è tenuta venerdì 1° giugno, alla presenza di Luigi Giove e Primo Gatta della segreteria regionale Emilia Romagna Fillea/Cgil, una riunione di tutta la struttura del sindacato modenese delle costruzioni, per affrontare le questioni connesse all’emergenza terremoto.

In questi primi giorni successivi ai due terremoti del 20 e del 29 maggio, l’impegno è stato quello di attivarsi, di concerto con la confederazione, per l’emergenza.

La Fillea/Cgil di Modena esprime cordoglio profondo ai famigliari delle vittime del sisma e un ringraziamento sentito ai lavoratori delle imprese edili che, chiamati ad intervenire per i primi lavori di abbattimenti o messa in sicurezza, si sono prodigati senza risparmiarsi anche se direttamente colpiti dagli effetti del sisma.

Il sisma ha duramente colpito anche le sedi sindacali della zona nord della provincia facendo venire meno, temporaneamente, un riconosciuto punto di riferimento per i lavoratori di quel territorio, come le Camere del Lavoro. In attesa di rendere di nuovo agibili le sedi sindacali non definitivamente compromesse dal terremoto, la Cgil farà arrivare in loco furgoni attrezzati ad uffici per dare risposte ed informazioni a lavoratori, pensionati e cittadini.

La Fillea/Cgil di Modena informa inoltre i lavoratori che, a causa del sisma, non hanno potuto procedere alla compilazione della denuncia dei redditi, verranno contattattati telefonicamente per riprogrammare l’appuntamento, nei tempi dovuti. E’ in ogni caso attivo il numero verde 800496168, per comunicare con il servizio di assistenza fiscale.

Informiamo altresì che per i lavoratori che non possono andare al lavoro perchè l’impresa ha subito danni dal terremoto, sono attivati gli ammortizzatori sociali straordinari e che in queste ore si sta definendo l’accordo provinciale per la cassa integrazione.

Nessun lavoratore può essere obbligato ad entrare dentro il luogo di lavoro se questo non è stato dichiarato agibile o se valuta che vi possano essere rischi per la propria incolumità. Si invitano i lavoratori a rivolgersi alla sede provinciale nel caso di eventuali pressioni indebite.

Invitiamo inoltre i lavoratori tutti ad una attenta vigilanza affinchè non si verifichino tentativi di delocalizzazione delle produzioni, senza un preventivo confronto con le organizzazioni sindacali.

Nei prossimi giorni chiederemo un confronto a livello istituzionale e con le parti sociali per cominciare ad approntare un percorso per la ricostruzione, che parta da una riclassificazione corretta dal punto di vista sismico, che proceda poi a definire modalità che ci tutelino da possibili infiltrazioni da parte dell’economia malavitosa, nella fase della ricostruzione.

La Fillea/Cgil auspica il massimo impegno sulla sicurezza delle popolazioni, le risorse economiche necessarie per far fronte all’emergenza e per la ricostruzione, interventi che favoriscano la ripresa lavorativa e produttiva in tutti i distretti coinvolti nel sisma.

(Fillea/Cgil Modena)