“Anche l’industria italiana della ceramica condivide le perplessità del Presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari in merito all’Articolo 3 del Decreto Legge approvato il 6 giugno scorso, volto a definire interventi urgenti per agevolare la ripresa delle attività a seguito del sisma in Emilia.

Pur confermando e ribadendo l’assoluta centralità della sicurezza nei luoghi di lavoro, l’attuale formulazione di questo Articolo 3 non tiene presente le possibili diverse situazioni di fatto nelle quali si possono trovare edifici industriali post sisma. L’Articolo così approvato prospetta un possibile prolungato fermo delle attività produttive in tutti i Comuni perimetrati. Una situazione particolarmente preoccupante per imprese colpite che compongono un settore, come quello della ceramica italiana, fortemente vocato all’export come conferma il 75% di vendite sui mercati esteri sempre più competitivi.

E’ quindi necessario che nella fase di conversione del Decreto, la cui veloce calendarizzazione parlamentare è indispensabile, vengano apportate tutte quelle modifiche utili a coniugare la sicurezza sui posti di lavoro con l’avvio nel più breve tempo possibile dell’attività nelle imprese”.