In riferimento al comunicato diramato dal Governo, al fine di predisporre azioni utili ad accelerare ulteriormente la messa in sicurezza delle attività civili, sociali e produttive delle zone colpite dai terremoti delle scorse settimane, ribadendo che i terremoti non possono essere previsti così come afferma la Commissione nazionale Grandi Rischi (tenuto conto del suo contributo scientifico in relazione all’ attività sismica in corso, fondato sulla base dell’analisi dei dati statistici disponibili), si è chiesto ed ottenuto dal Governo – da parte del Commissario per la ricostruzione, d’intesa con Presidenti delle Province, i Sindaci dei Comuni capoluogo di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia e il Dipartimento per la Protezione civile – il potenziamento immediato delle seguenti attività:

  • ulteriore rafforzamento, con l’arrivo di un contingente  di 300 unità, dei Vigili del Fuoco, che saranno destinate   all’accelerazione delle fasi di verifica sulle diverse tipologie di  edifici, anche finalizzate alla rapida conclusione della fase di messa in  sicurezza preventiva degli stessi;
  • attivazione, da parte del Dipartimento nazionale della  Protezione civile,  in collaborazione con le Università, gli Ordini professionali e i Comuni, del maggior numero possibile di tecnici  professionisti nelle zone colpite dal sisma per accelerare ulteriormente le verifiche di agibilità delle strutture;
  • attivazione di un contingente militare per aumentare il presidio, ai fini della pubblica sicurezza, in particolare nelle zone  rosse dei centri abitati colpiti, come richiesto dagli stessi  Sindaci.

Saranno valutate, d’intesa tra il Commissario, il Comitato istituzionale e il Dipartimento per la Protezione civile, ulteriori misure organizzative atte a creare più efficaci presidi di accoglienza nell’ambito delle aree interessate.