“Dobbiamo uscire dalla fase d’emergenza per rimettere in moto Mirandola. Oggi in Giunta abbiamo condiviso il percorso per far ripartire le attività pubbliche e quelle private. Per la nuova sede comunale temporanea abbiamo individuato un’area comunale di via Giolitti (zona ovest di Mirandola). Realizzeremo dei prefabbricati in attesa di tornare in centro storico, che è uno dei nostri obiettivi prioritari. Per le scuole elementari e quelle superiori abbiamo invece individuato un’area compresa tra il Palazzetto dello sport e la Bretella Est, mentre stiamo valutando (anche con la Provincia di Modena) quali siano le soluzioni migliori per gli attuali fabbricati scolastici, che sono danneggiati. Ad ogni modo vogliamo essere pronti a far ripartire tutte le scuole entro settembre.

Anche le attività private devono ripartire al più presto. Per il commercio stiamo individuando la migliore soluzione temporanea insieme agli esercenti. Per le attività produttive puntiamo a favorire il recupero degli stabili danneggiati, ad individuare nuovi stabili agibili nel territorio comunale, a favorire la costruzione di nuovi stabili. Per le residenze vogliamo intervenire su più livelli: individuare le case sfitte e quelle che non sono ancora state immesse sul mercato (perché appena costruite), mettendole a disposizione di chi è rimasto senza casa, anche attraverso accordi con le associazioni dei proprietari; autorizzare le sistemazioni provvisorie di chi vuole collocare alloggi temporanei vicino alla propria abitazione (container, casette…); individuare aree residenziali pubbliche, permettendo a privati di costruire alloggi da immettere sul mercato (vendita o affitto a prezzi calmierati); solo in ultima istanza individuare aree dedicate a container e prefabbricati ad uso abitativo.

Sul centro storico le squadre dei vigili del fuoco stanno lavorando ogni giorno. Per ora non possiamo rischiare che per raggiungere un’abitazione o un’attività ci siano pericoli per l’incolumità delle persone per crolli o altro. Inoltre, molti edifici sono inagibili per cause esterne (cioè per il fatto che questi edifici sono agibili ma che vi sono accanto dei fabbricati inagibili). La situazione va affrontata per comparti e per cerchi concentrici, partendo dalla corona esterna del centro storico.

Nello stesso momento noi abbiamo chiesto di velocizzare tutte le procedure di agibilità, di messa in sicurezza e di puntellatura o abbattimento di quelle strutture sulle quali si stanno facendo i controlli in questi giorni, passando così fra qualche giorno alla seconda fase.

Queste sono le nostre linee guida per uscire dall’emergenza e favorire la rinascita della città. Insieme ce la faremo!”

Maino Benatti, Sindaco di Mirandola