Con ‘La Notte dell’Arte’ ogni mese gusto e cultura si uniscono a Sassuolo sotto la luna e le stelle. Sabato 16 giugno cena in ristorante sassolese, a menu e prezzo concordato, assieme all’esperto che, a seguire, condurrà la visita guidata alla scoperta di una delle principali bellezze artistiche della città. Questo mese, in concomitanza con la Notte Celeste delle Terme: Le Antiche Terme della Salvarola. Visita guidata all’elegante complesso liberty, luogo d’elezione per i riti mondani di fine Ottocento e d’inizio Novecento e non solo…

Programma:

ore 20.00 – Cena presso il Ristorante “Posto Giusto” di via Salvarola 109 – Salvarola di Sassuolo

Menu

Primi: Gramigna alla Salsiccia e Tortelli con Ricotta e Spinaci al Burro e Salvia

Secondo: Vitello Tonnato e Roast-beef con Insalata mista e Patate al forno

Dessert: Dolce della casa

Acqua, caffè e vini bianchi e rossi (una bottiglia ogni tre persone) inclusi

Prezzo concordato: € 25,00 a persona

ore 22.00 – Visita guidata gratuita alle Antiche Terme della Salvarola a cura di Luca Silingardi, storico dell’arte

Già nota in epoca romana, la sorgente d’acqua salso-bromo-iodica della Salvarola divenne famosa soprattutto grazie al medico sassolese Giambattista Moreali, che nel 1764 la raccomandava per le benefiche qualità, definendola “divina”. Fu proprio grazie alle ricerche volte a sondare le proprietà curative della fonte della Salvarola che, nel 1760, Moreali ottenne dal duca Francesco III d’Este, “in grazioso perpetuo livello”, la sorgente, che apparteneva alla Camera Ducale. Donata nel 1880 alla Congregazione di Carità di Modena da un discendente della famiglia Moreali, la fonte fu inserita all’interno di uno stabilimento termale, sorto per iniziativa del cavaliere Luigi Rognoni, divenutone proprietario, e inaugurato il 31 maggio 1884.Pochi anni dopo, nel 1888, si iniziò a utilizzare a scopo terapeutico anche il fango che veniva ricavato da emissioni – del tutto simili a quelle note come “salse” della vicina Nirano – esistenti a pochi metri di distanza dalla fonte. Negli anni della Belle Époque, dunque, soprattutto durante la stagione estiva, le Terme della Salvarola divengono luogo d’elezione per i riti mondani di fine Ottocento e d’inizio Novecento.

Fra il 1907 e il 1908 all’Anonima Balnearia della Salvarola di Sassuolo subentrò la Società Alessandro Cattini e C., che si impegnò nell’amplimento della struttura. Il progetto del nuovo stabilimento termale, inaugurato nel maggio del 1909 ma in realtà terminato solo nel 1910, fu affidato all’architetto Pietro Carani – a cui è attribuita anche la sontuosa Villa Ida Rangoni di Spilamberto, presso le sponde del fiume Panaro – che propose una serie di corpi monopiano, articolati attorno a giardini interni, raccordati tra loro da un blocco comune: una palazzina liberty in cui erano ublicati l’atrio e gli uffici dell’amministrazione. La distribuzione spaziale, dunque, aderiva allo schema modernista – grandemente utilizzato nella progettazione di garage – che prevedeva un elemento di schermo al retrostante capannone di servizio. Se nelle strutture accessorie l’ornato era stato ridotto al minimo, nell’edificio di testa, suddiviso in cinque moduli ascendenti verso quello centrale, cornici e capitelli, lesene e bugnati gentili non mancano, assieme a raffigurazioni femminili allegoriche allusive al mito della balneazione, di aderire alla voluttosa ed elegante estetica del Liberty. Per le decorazioni pittoriche delle sale interne – perdute – fu chiamato il sassolese Umberto Chicchi, prediletto dalla committenza locale.

Chiuso nel 1915, anche a causa dello scoppio della Grande Guerra, lo stabilimento riaprì ufficialmente solo nel 1958, grazie all’intervento del commendatore Vincenzo Gibertini, che acquisì la proprietà, tuttora appartenente agli eredi, rilanciando le Terme della Salvarola ai più alti livelli del settore.

Prenotazione obbligatoria per la sola cena (entro le 12) presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico: 0536 1844801

Durante la cena l’esperto introdurrà la serata e sarà a disposizione dei commensali per rispondere alle loro eventuali domande sul tema.