Ritorna, lunedì 9 luglio alle 21.30 ai Giardini Ducali di Modena, il ciclo “Ora Legale” con Maddalena Rostagno a presentare il suo libro “Il Suono di una sola mano – Storia di mio padre Mauro Rostagno”, ricordo appassionato che la figlia del giornalista assassinato ha scritto insieme con Andrea Gentile. “Bisogna armarsi di grande forza – dichiara la Rostagno – per poter raccogliere dal proprio dolore ricordi e trame da filare nel telaio della memoria e rendere concreto un racconto”.

“Maddalena definisce il proprio libro un’attività di marketing più che la quadratura del cerchio – spiega Francesco Zarzana di Progettarte, curatore di Ora legale – perché ha voluto puntare i riflettori proprio dove le orecchie e gli occhi si stanno spegnendo: Mauro Rostagno, sociologo e giornalista milanese approdato nel Trapanese e in quei luoghi assassinato a 46 anni, ai piedi del monte Erice”.

“Da queste pagine emerge il ritratto struggente di un uomo eclettico e pragmatico, impegnato su più fronti – prosegue Zarzana -. Innanzitutto Mauro Rostagno è un padre che insegna il valore delle lacrime a una figlia il cui sguardo sgranato sul mondo conquista la copertina del libro. Un uomo carismatico e dai mille volti: la contestazione universitaria, Lotta Continua, il centro sociale “Macondo” a Milano, gli “arancioni”, la fondazione del centro Saman, comunità per tossicodipendenti”.

E’ proprio mentre segue i giovani in terapia che Mauro Rostagno approda alla tv locale “RTC”, con la quale entra nelle case dei Trapanesi all’ora di pranzo e apre loro gli occhi con notizie sulla mafia e il prepotente malaffare locale, usando l’ironia per svegliare lo spettatore dalla sudditanza e iniziarlo alla cittadinanza.

“E’ pericoloso, Rostagno – aggiunge Zarzana – perché la sua schiena dritta nuoce alle trame dei potenti; troppo scomodo per restare in vita. Adesso sono ancora i giorni caldi di un processo lungo, per parlare di un giornalista il cui nome fa ancora eco, ma non più rumore, come il suo omicidio ancora senza colpevoli, un uomo a rischio di un nuovo attentato per mano del silenzio e dell’indifferenza”.