“Non si può tenere il piede in due scarpe. Se gli amministratori territoriali di Pd e Pdl oggi vogliono dare un segnale di coerenza sul futuro delle Province è opportuno che si accordino coi propri partiti, che a Roma sostengono Monti e la ‘sua’ spending review, la manovra ‘ammazza Province’.

Avanti col referendum, in piena sintonia con quanto dichiarato dall’onorevole Tommaso Foti. La consultazione popolare è la massima espressione democratica: Trespidi convochi subito il consiglio provinciale, come ha fatto la Regione per l’emergenza del terremoto, su sollecitazione della Lega Nord. La politica non può permettersi di andare in vacanza in questo periodo di crisi. Agli Udc che pensano a fantomatiche Province stile diocesi, dico che sarebbe il caso che iniziassero a parlare di politica. E la ‘Provincia del gusto’ del Pd mi sembra più quella del dis-gusto. Piacentini siamo e piacentini vogliamo rimanere, magari in Lombardia”. Così il consigliere regionale della Lega Nord e vicesegretario nazionale vicario Lega Nord Emilia Stefano Cavalli sul tema del futuro delle Province.

“Non si può rivolgere appelli sul territorio per salvare le Province e, a Roma, lasciare che propri esponenti votino a favore del provvedimento che ne decreta la ‘morte’ – dice Cavalli –. La Lega è l’unica forza politica coerente. In Regione questa mattina abbiamo presentato una risoluzione per chiedere che la giunta impugni la ‘spending review’ davanti alla Corte costituzionale o ricorra al Tar e a Roma i nostri parlamentari hanno votato e voteranno contro la manovra. Perché sia a Piacenza che a Roma i leghisti parlano la stessa lingua”.“Il gioco del ribaltino di Pdl e Pd non ci piace e non piace agli elettori. Questa strana maggioranza ‘a geometria variabile’ che sostiene il Governo Monti è in evidente imbarazzo, tanto a Roma, quanto sui territori”.