I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Pesaro, ieri 3 agosto, a Casalgrande, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto tre personaggi siciliani, A.C, B.F.e R.T., che il giorno prima avevano rapinato l’agenzia Intesa San Paolo sita a San Zenone al Lambro.

In particolare, nel pomeriggio del 2 agosto, sono entrati nell’istituto di credito,  in  parte  travisati  e  millantando  il  possesso  di  armi.  Dopo  aver  di  fatto “ammanettato” con delle fascette di plastica il direttore della banca, i due dipendenti, due clienti nonché la donna delle pulizie, li rinchiudevano all’interno di uno sgabuzzino, ed attendevano per oltre un’ora l’apertura a tempo della cassaforte e di altri dispositivi. Quindi si impossessavano della somma contante di circa 100.000 euro nonché di una consistente somma di dollari statunitensi e franchi svizzeri. Gli stessi quindi si allontanavano a bordo di un’ autovettura modello Audi A3.

Le immediate ricerche diramate a livello nazionale da parte dell’Arma di San Donato Milanese allertavano il personale del dipendente Nucleo Investigativo che da tempo sta svolgendo indagini nei confronti di un gruppo di soggetti di origine palermitana dediti alla commissione di rapine con il medesimo modus operandi. Dalla descrizione fornita dalle vittime della rapina si aveva modo di ritenere che i responsabili si potessero identificare in alcuni dei personaggi “attenzionati”.

Quindi conoscendo il luogo dove i malviventi si sarebbero diretti dopo aver commesso la rapina, ossia Casalgrande, con l’ausilio di personale  di  quel  Nucleo  Investigativo  e  della  locale  Stazione,  gli  stessi  venivano localizzati e fermati  a bordo della macchina utilizzata per commettere la rapina, la successiva perquisizione consentiva di rinvenire parte degli indumenti utilizzati per commettere l’episodio delittuoso, l’intera somma di denaro asportata, già suddivisa in mazzette di eguale importo. Il provvedimento di fermo, adottato di iniziativa della P.G., veniva motivato anche dal fatto che gli stessi avevano già pronti i bagagli per potersi successivamente allontanare facendo perdere le proprie tracce. Il proprietario dell’abitazione, un loro corregionale, tale S.G, operaio, è stato deferito a piede libero per aver fornito copertura dando disponibilità della propria abitazione.

Gli stessi sono stati ristretti presso la casa Circondariale di Reggio Emilia a disposizione del PM – Dott.Marco Niccolini – in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

Dagli elementi sinora raccolti risulta che nelle intenzioni dei rapinatori la somma di denaro sarebbe stata utilizzata per potersi permettere un principesco periodo di ferie.