Il sistema di opere infrastrutturali viarie che interessa la cintura nord del comune capoluogo è in fase di ultimazione: gli investimenti fatti sono frutto di un accordo che i Comuni di Casalgrande e Scandiano sottoscrissero nel 1997 con la Regione Emilia Romagna e progettati quindi molti anni fa. Si tratta di opere interamente finanziate e realizzate da Fer (Ferrovie Emilia Romagna) proprio perché soggetto beneficiario del miglioramento della linea ferroviaria, e riguardano la viabilità sostitutiva per la soppressione di diversi passaggi a livello, per un totale di 7 interventi di sistemazione della viabilità locale.

“E’ evidente – ricorda l’assessore alla mobilità Christian Zanni – che si tratta di un cambiamento significativo per la viabilità scandianese: opere programmate e progettate molti anni fa e che ora giungono a conclusione. La nuova tangenziale rappresenterà la principale via d’ingresso alla città e ha accorciato di molto i tempi di percorrenza, riducendo drasticamente il traffico d’attraversamento nel quartiere Bisamar. Inoltre si collega molto bene alla Pedemontana e quindi è utile anche ad intercettare una parte consistente del traffico che passa per Scandiano. La rotonda di via Aldo Moro/via Repubblica è un intervento molto sentito e apprezzato dai cittadini: permetterà di rendere più fluida e veloce l’uscita da Scandiano, evitando lunghe code, soprattutto al mattino durante le ore di spostamento scuola – lavoro.

Questa rotatoria, prevista inizialmente su via Venere a Chiozza, è stata spostata dalla nostra Amministrazione su via Repubblica proprio perché si è ritenuto che in quella posizione fosse più utile per il traffico: si tratta di un intervento di modifica delle opere FER inizialmente previste, perché non comportava un significativo aumento di costi e soprattutto un ulteriore allungamento dei tempi d’esecuzione delle opere perché non richiedeva l’avvio di altri complessi percorsi amministrativi. Una modifica su cui abbiamo avviato un lungo confronto con la Provincia, inizialmente scettica su questa possibilità, vista la prossimità di un’altra rotonda. Alla fine ci siamo riusciti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Inoltre, nel progetto iniziale, per la stazione di Scandiano si prevedeva la sistemazione della sola area antistante e la creazione di un parcheggio: oggi il progetto conclusivo comprende la riqualificazione urbana di tutta l’area dal semaforo al piazzale, oltre ad un’importante opera che permetterà la riqualificazione funzionale della stazione, e la trasformerà in un vero centro di interscambio modale tra gomma e ferro, uno sviluppo che l’Amministrazione ha ritenuto fondamentale.

“Avevamo inoltre chiesto di prendere in considerazione la possibilità di una rotatoria dopo il ponte di Arceto ma è stato espresso parere negativo in quanto in uscita da una curva e quindi con scarsa visibilità.

Ora occorre attendere la conclusione delle opere programmate – ha aggiunto Zanni – in particolar modo la chiusura del passaggio a livello. Poi sarà possibile verificare concretamente quali saranno i flussi di traffico e solo dopo si potranno adottare interventi che possano portare ulteriori miglioramenti alla viabilità, come l’individuazione di una diversa soluzione per l’intersezione tra la nuova tangenziale e la vecchia strada provinciale che transita davanti al cimitero di Scandiano. L’Amministrazione comunale ha già chiesto alla Provincia, ente proprietario della nuova tangenziale, un incontro per approfondire la situazione e capire, dopo l’ultimazione di tutte le opere FER, cosa potrebbe comportare la realizzazione di una rotonda: si tratta di una soluzione che va valutata dal punto di vista tecnico ma soprattutto occorre capire se comporterebbe un rallentamento sulla nuova tangenziale e quindi uno spostamento dei flussi di traffico sulla vecchia strada e di conseguenza un nuovo aumento di veicoli  all’interno del quartiere Bisamar. Cosa che bisogna assolutamente evitare visto che l’apertura della tangenziale l’ha ridotto drasticamente, portando un enorme beneficio in termini di vivibilità all’intero quartiere, dove è anche presente una scuola. Ritengo non si debba escludere questa ipotesi, che avevamo tra l’altro già prospettato alla Provincia, ma sicuramente occorre aspettare la conclusione di tutte le opere FER e verificare i flussi di traffico che concretamente si creeranno. Ovviamente l’ultima parola spetterà poi alla Provincia, ente proprietario della strada, che su questa possibilità però si era già espressa. Il principale obiettivo resta comunque quello di spostare fuori dai quartieri residenziali di Scandiano il traffico d’attraversamento”.