Edilizia  Sostenibile  pubblica  e  privata  e  uso  dei  rivestimenti  ceramici  è il titolo  del  convegno, tenutosi presso la Sala Conferenze di Confindustria Ceramica, che ha aperto la seconda giornata del   Festival   Green   Economy   di   Distretto,   promosso   dall’Associazione   e   dai   comuni   del comprensorio  modenese  e  reggiano  della  ceramica  per  riflettere  sulle  tematiche  ambientali declinate in chiave economica e di distretto.

All’incontro, moderato da Matteo Agnoletto – ricercatore in composizione architettonica presso la Facoltà  di  Architettura  “Aldo  Rossi”  di  Cesena  -,  hanno  partecipato  Sandra  Losi,  consigliere dellʼOrdine   Architetti   P.P.C.   di   Modena,   Andrea   Serri,   responsabile   di   comunicazione   di Confindustria Ceramica e direttore editoriale di Cer-il giornale della Ceramica e di Cer Magazine International e Stefano Lugli, responsabile Area Tecnica di Acimac.

Dopo la breve introduzione di Matteo Agnoletto, a presentazione dei vari ospiti del convegno, ha preso la parola Sandra Losi, che nel suo intervento, Il ruolo e le iniziative in corso dei progettisti per l’architettura sostenibile, ha sottolineato l’esistenza del progetto RI.U.SO., acronimo che sta per Rigenerazione Urbana Sostenibile, lanciato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), insieme a imprese, regioni e associazioni come ANCE e Legambiente. Si tatta di linee guida volte a tutelare la qualità del territorio e delle città, al fine di ricreare un habitat urbano che consenta alle nuove generazioni di vivere, lavorare e contribuire alla crescita del Paese.

“Benchè la sostenibilità  venga a volte letta solo dal punto di vista tecnologico  – ha evidenziato Agnoletto – occorre acquisire invece una nuova cultura del progetto. La qualità e la tipologia dei materiali  utilizzati  hanno  una preponderanza  fondamentale  dal punto  di vista della sostenibilità architettonica:  il mondo ceramico ha risposto in tal senso in modo alquanto attivo e positivo”. Sottolineare la declinazione sostenibile della ceramica è quanto si è preposto infatti Andrea Serri nel suo intervento Le tendenze e gli usi dei rivestimenti, evidenziando come il materiale ceramico sia  green  già  a  partire  dal  manufacturing,  nel  prodotto  stesso  con  l’esempio  di  ceramiche fotovoltaiche e antibatteriche, e come la ceramica non sia solo rivestimento, ma faccia parte del sistema  progettuale  degli edifici, come lo sono le facciate  ventilate.  A dimostrazione  di quanto detto, Andrea Serri ha poi presentato una serie di progetti residenziali e non, realizzati in diverse parti del mondo, in cui risulta l’applicazione del materiale ceramico in tutta la sua sostenibilità.

L’incontro  si  è  chiuso  con  l’intervento  Il  Progetto  di  recupero  con  criteri  di  edilizia  sostenibile applicato  ad  un  edificio  pubblico  di  Stefano  Lugli,  il  quale  ha  spiegato  il  progetto  Aracne:  il laboratorio integrato per lo sviluppo di tecnologie avanzate e materiali innovativi per costruzioni ecosostenibili.  Si  tratta  di  un  laboratorio  in  rete  costituito  da  tre  importanti  aziende  emiliano- romagnole  che  operano  nel  settore  della  fornitura  allʼindustria  delle  costruzioni  che,  con  il contributo di ACIMAC e la collaborazione di laboratori appartenenti al circuito della Rete Regionale dellʼAlta Tecnologia, si occupa di eco-progettazione di materiali per l’edilizia e l’architettura coerentemente coi criteri di sostenibilità ambientale.