gioco-azzardoNella seduta di ieri pomeriggio, giovedì 31 gennaio 2013, la Giunta Comunale di Fiorano Modenese ha aderito al manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo.

Alla base ci sono i numeri del business legato al gioco d’azzardo che in Italia produce dati allarmanti: 100 miliardi di fatturato (4% del Pil nazionale, la terza industria italiana), fa introitare 8 miliardi di tasse, costituisce il 12% della spesa delle famiglie italiane e rappresenta il 15% del mercato europeo del gioco d’’azzardo, il 4,4% del mercato mondiale.

“Nel territorio – chiarisce in premessa la delibera – vi sono 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate; 15 milioni sono i giocatori abituali, dei quali 3 milioni sono a rischio patologico e circa 800.000 sono i giocatori già patologici, con la conseguente necessità di destinare cifre considerevoli alla cura di quanti dipendono dal gioco patologico”.

La Giunta rileva che il gioco patologico mette a rischio la serenità e la sicurezza delle persone, delle famiglie e della comunità, sostituendo il caso, la fortuna e l’azzardo ai valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui talenti; dà inoltre atto che il Comune di Fiorano Modenese aveva posto particolare attenzione a questa materia, normandola tramite il ‘Regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di intrattenimento e svago, sale biliardo e sale giochi’ approvato già nel 2010.

Per questo ha voluto aderire al manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, promosso dalla ‘Scuola delle buone pratiche – amministratori locali per la sostenibilità’ organizzata da Terre di Mezzo e Lega delle Autonomie, impegnando gli uffici comunale preposti di porre in atto ogni azione necessaria e conseguente, nonché attivando iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza sul rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo attraverso un dibattito in Consiglio Comunale.

I Sindaci che sottoscrivono il manifesto, poiché il gioco d’azzardo lecito è materia statale e non hanno alcun potere regolativo, ispettivo e autorizzativo, reagiscono chiedendo una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura; chiedono leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli Enti locali.

Chiedono che sia consentito il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.

I Sindaci che aderiscono al ‘Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo’ si organizzano in rete perché sono consapevoli che insieme si è più forti e si può contrastare la diffusione del gioco d’azzardo, costruendo reti nei territori con associazioni, volontari, polizia locale e forze dell’ordine per attivare iniziative culturali, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto.

Costruiscono reti sovraterritoriali con le Asl e con Prefettura, Questura e Dia per monitorare, prevenire, contrastare il gioco d’azzardo e curare i giocatori patologici.

Si impegnano per la formazione propria, degli esercenti e dei cittadini, consapevoli del ruolo insostituibile della cultura per conoscere e comprendere la portata e le conseguenze del gioco d’azzardo, costruire nuovi atteggiamenti e nuove mentalità, recuperare i valori fondanti delle nostre società basati sul lavoro, sull’impegno e sui talenti.

Si impegnano a utilizzare tutti gli strumenti disponbibili per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo