a-me-gli-occhiIl Quartiere Santo Stefano sarà presente a Edukids Expo 2013, la manifestazione ludico-ricreativa dedicata a genitori e bambini, in programma il 9 e 10 febbraio a Cernobbio e Bologna verrà premiata come“Comune virtuoso esempio di buone pratiche”, per la campagna di sensibilizzazione e prevenzione oculistica “A me gli occhi – Progetto Elisa” per la diagnosi precoce dell’ambliopia, promossa dal Quartiere Santo Stefano.

A ritirare il premio sarà presente, su invito del presidente del quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti, il consigliere Vittorio Venturi, grazie al quale è stato possibile realizzare anche a Bologna screening gratuiti in primissima età.

Grazie alla disponibilità del dott. Roberto Magni e alla collaborazione dell’ Ordine dei medici e Odontoiatri della provincia di Bologna, dell’Azienda ospedaliera Sant’Orsola – Malpighi e della clinica Villa Erbosa, dal mese di settembre i residenti del Quartiere Santo Stefano, di età compresa fra i 9 mesi e i 4 anni, sono stati invitati a sottoporsi ad autorefrattometria binoculare, un esame indolore che consente la diagnosi precoce dell’ambliopia, occhio pigro, difetto visivo che se non viene diagnosticato nei primi anni di vita può portare alla cecità permanentedell’occhio. L’obiettivo è quello di preservare la vista a 4 bambini su 100, poiché, secondo i dati del Ministero della salute, dal 3 al 5 % di bambini in Italia è soggetto ad ambliopia.

Per quanto riguarda i più piccoli (2010/11) su 756 bambini contattati, 483 sono stati sottoposti a screening. Di questi, 28 hanno dimostrato ambliopia, e sono stati oggetto di ulteriori approfondimenti presso l’Ospedale S. Orsola. Per loro sarà quasi certo il recupero totale, grazie anche alla collaborazione della ditta Salmoiraghi Viganò che ha iniziato a fornire gratuitamente i primi occhiali. In questi giorni si stanno concludendo gli screening rivolti ai nati 2008/09 di cui a breve si avranno i risultati.

Come dichiarano Ilaria Giorgetti e Vittorio Venturi – <L’esempio di buone pratiche rivolte alla cittadinanza si è potuto ottenere con la fondamentale fusione di figure pubbliche e private che ha permesso a tanti bambini di poter “vedere” un futuro migliore, grazie ad una concreta sussidiarietà. Un grazie va quindi a tutti coloro che hanno contribuito allla realizzazione del progetto, oltre all”Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Bologna, all’Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi e alla Clinica Villa Erbosa, anche ad Ansabbio onlus, alla ditta Salmoiraghi & Viganò, al Rotary Club Bologna e al Lyons Club, e infine a Burattingegno Teatro e alla Virtus Pallacanestro>.

A breve anche i bambini non residenti nel quartiere Santo Stefano potranno essere sottoposti a screening gratuiti, grazie all’adesione unanime al progetto dei Consigli di tutti i Quartieri cittadini e del Comune di Bologna.