Max Ernst seduto nel suo studio di New York, con il viso avvolto dal fumo di sigaretta, o Pablo Picasso sdraiato in riva al mare, in posa declamatoria; Joseph Beuys che emerge dalle acque di una palude vestito e col cappello di feltro, e John Lennon immortalato nudo, abbracciato a Yoko Ono, poche ore prima della morte.
Ha inaugurato oggi, giovedì 28 marzo, alla Glucksman Gallery University College di Cork in Irlanda, la mostra “The Artist’s Eye” che presenta ottanta opere selezionate dalla Raccolta di Fotografia della Galleria civica di Modena, ed è curata dai direttori delle due istituzioni museali: Fiona Kearney e Marco Pierini.
Si tratta del primo passo di uno scambio culturale con il museo che ha sede all’Università di Cork, collaborazione internazionale che porterà da giugno a settembre alla Palazzina dei Giardini la mostra “Island. New Art from Ireland”.
Ritratto d’artista, autoritratto e performance sono le chiavi di lettura della mostra a Cork, che espone scatti agli artisti realizzati da maestri della Fotografia italiani e stranieri, confluiti nella collezione permanente del museo modenese.
Tra i protagonisti ritratti Laurie Anderson, John Cage, Salvador Dalì, Max Ernst, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Mario Merz, Luigi Ontani, Pino Pascali, Robert Rauschenberg, Anton Räderscheidt, Andy Warhol, Bob Wilson, fotografati da autori come Claudio Abate, Lucien Clergue, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Robert Doisneau, Carlo Fei, Franco Fontana, Gianfranco Gorgoni, Annie Leibovitz, Silvia Lelli, Uliano Lucas, Roberto Masotti, Arnold Newman, Paolo Pellion di Persano, Roger Pic, August Sander, Alberto Schommer, Paolo Terzi.
A Modena la mostra “Island. New Art from Ireland” curata dalla direttrice della Lewis Gluckmans Gallery Fiona Kearney e finanziata con un contributo di Culture Ireland, sarà inaugurata alla Palazzina dei Giardini il 20 giugno alle 18.30. Tra gli artisti chiamati a indagare il tema dell’isola, con particolare riferimento all’Irlanda, Mark Garry, Martin Healy, Niamh McCann, Mairead O’hEocha, Niamh O’Malley.
