bambini_obesiSaranno 2500 gli alunni di nove elementari modenesi che da venerdì 10 maggio parteciperanno a “InForma a scuola”, progetto di contrasto all’obesità infantile organizzato dal Comune di Modena per il quinto anno consecutivo. Le scuole coinvolte sono: Cittadella, De Amicis, Pascoli, Collodi, Bersani, San Giovanni Bosco, Giovanni XXIII, Martin Luter King, Sant’Agnese. Sino alla fine dell’anno scolastico i ragazzi e le ragazze potranno partecipare ad attività sportive specifiche, in orario scolastico ed extra scolastico, e ricevere dai formatori consigli per una sana alimentazione e indagini sugli stili di vita di bambini e famiglie.

“InForma a scuola” è un progetto che prende spunto dai dati 2010 della ricerca “Okkio alla Salute”, condotta dall’Istituto superiore di Sanità. Il quadro che emerge dallo studio è preoccupante: un bambino su tre pesa troppo e i genitori non se ne accorgono. Cause del problema sono l’alimentazione sbagliata, la vita sedentaria, ma anche la tensione psicologica placata con il cibo, spesso consumato davanti alla televisione e ai videogiochi..

Dai dati di “Okkio alla salute” emerge che il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 30% ne fa una sbilanciata in termini di carboidrati e proteine; il 68% consuma una merenda di metà mattina troppo abbondante. Quasi un genitore su quattro sostiene che i figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, mentre il 48% consuma abitualmente bevande zuccherate o gassate.

Anche i dati raccolti sull’attività fisica sono poco confortanti: il 22% dei bambini pratica sport per non più di un’ora a settimana. Inoltre, la metà circa dei bambini ha la televisione in camera, il 38% la guarda o ci gioca con i videogame per 3 o più ore al giorno; solo un bambino su 4 va a scuola a piedi o in bicicletta.

Un aspetto di non poco conto è che non sempre i genitori hanno la percezione esatta del peso del proprio figlio: tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 36% non ritiene che il peso del proprio figlio sia in eccesso e solo il 29% pensa che sia eccessiva la quantità di cibo da lui assunta. Infine, solo il 43% delle madri di figli fisicamente poco attivi ritiene che svolgano un’attività motoria insufficiente.

“Il Comune si impegna ancora una volta in una ‘sana’ lotta alla sedentarietà e alla promozione di stili di vita salutari per grandi e piccini. Quest’anno, nonostante i tagli, riusciamo ad organizzarla grazie alla collaborazione degli sponsor privati come Nordiconad e Cir e delle associazioni come Uisp”, commenta Simona Arletti, assessore all’Ambiente del Comune di Modena.

“L’elevato peso da piccoli spesso porta alla medesima condizione da adulti e le conseguenze non sono soltanto estetiche: l’obesità infantile predispone a problemi di salute, ma anche al disagio psicologico di sentirsi ‘diversi’, presi in giro dai compagni di scuola e inadeguati ai modelli imposti dalla pubblicità.”

“InForma a Scuola” è promosso per il quinto anno consecutivo dall’assessorato all’Ambiente e Città sane del Comune di Modena con Uisp, Cir-Food, Ausl di Modena, Dipartimento di Salute Pubblica, Memo Multicentro educativo Sergio Neri, Nordiconad.