rifiuti-amianto“Passeggi per Bologna e cosa trovi? Un sacchetto, appositamente sistemato e accuratamente collocato accanto al cassonetto, contenente amianto. Con tanto di regolamentare bollino che ne certifica la pericolosità.

Hera, contattata dal nostro consigliere di quartiere Davide Zannoni, lo ha “tranquillizzato” spiegandogli che è tutto perfettamente nella norma: loro affidano la gestione di rifiuti contenenti amianto a una società che si occupa del ritiro e dell’imballo. Questa, deposita tali rifiuti opportunamente imballati (come si vede dalle foto che allego) per strada e solo dopo alcuni giorni, Hera passa con mezzi propri a ritirarli e a smaltirli. Tutto perfettamente nella norma. Amianto porta a porta. Quindi se avete anche voi dell’amianto sui vostri palazzi, o nei vostri garage, imballatelo accuratamente, contattate il gestore, ed Hera provvederà al ritiro del “pacco”.

Mi sembra di essere nel paese dei balocchi: con una simile procedura rifiuti tossici pericolosi e cancerogeni sono esposti per giorni in luoghi pubblici, nemmeno posti all’interno di contenitori specifici, in disponibilità di chiunque: così abbandonati, per motivi diversi qualcuno o qualcosa potrebbe danneggiare la confezione, creando un pericolo per la salute pubblica.

Oggi stesso ho preparato un’interpellanza affinché giunta e assessore competente mi diano spiegazioni su questa irresponsabile (non)gestione di rifiuti altamente tossici. Benché non sia di diretta competenza della Regione infatti, mi immagino che questa procedura sia analoga in tutte le provincie. Il che non fa che moltiplicare la mia intenzione di sapere come funziona questa fervida attività.

Oltre al nome della società che si occupa del recupero e imballaggio dell’amianto a Bologna, e al luogo in cui questo viene smaltito, sarei anche curioso di sapere come mai questa ditta non può consegnare direttamente nel sito di smaltimento il carico pericoloso, evitando tra l’altro di utilizzare due mezzi diversi e il “soggiorno” del pacco esposto a qualsiasi tipo di alterazione.

Dalla Variante di valico, alla mappatura delle scuole, fino ad arrivare allo smaltimento nei cassonetti per le strade della città, il problema dell’amianto mi sembra decisamente trattato con un’incuria da paese sciatto e ignorante, quale voglio ancora sperare il nostro non sia.

La stessa interrogazione la presenteremo anche in consiglio e in tutti i quartieri, e nel frattempo, se i cittadini avessero dell’amianto di cui liberarsi, dopo aver seguito le opportuni procedure, lo lascino pure davanti alla porta”.

(Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna)