carcere_3Lo scorso mercoledì 26 giugno – Giornata internazionale contro la tortura – nelle carceri dell’Emilia-Romagna venne effettuata una raccolta di firme a sostegno di tre proposte di legge d’iniziativa popolare per la giustizia e i diritti. I tre progetti di legge sono relativi a:

1) introdurre il reato di tortura nel Codice penale;

2) per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri: modifiche alla legge “ex Cirielli” sulla recidiva; introduzione del “numero chiuso” degli ingressi in carcere; istituzione del Garante nazionale; abolire il reato di clandestinità;

3) modificare la legge sulle droghe.

La raccolta firme dietro le mura del carcere – promossa dalle Camere penali dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Garante regionale delle persone private della libertà personale – è stata replicata l’11 luglio, negli istituti di Bologna e Piacenza, con il seguente esito:

-a Bologna sono state raccolte 392 firme, di cui 221 non residenti (stranieri) e 171 residenti (italiani), così suddivise, tortura: 74 (stranieri) + 57 (italiani); carceri: 73 + 57; droghe: 74 + 57;

-a Piacenza sono state raccolte altre 69 firme – 23 su ognuna delle tre proposte – da parte di 13 stranieri e 10 italiani, ed è stata finalmente coinvolta anche la sezione femminile, dove hanno firmato 6 donne.

La Garante regionale, Desi Bruno, rinnova il suo ringraziamento al provveditore regionale, alle Direzioni e agli agenti di polizia penitenziaria, per aver facilitato l’organizzazione che ha reso possibile la buona riuscita dell’iniziativa. Un ulteriore ringraziamento va alle Camere penali territoriali e al Garante di Piacenza, Alberto Gromi, per l’impegno a consentire ai detenuti di esercitare il diritto alla partecipazione e alla cittadinanza.